Mirabelli: “Forza Italia sbaglia, io non sono dissidente”
Il consigliere comunale del Pd racconta la sua posizione politica, dopo alcune "insinuazioni"
Riceviamo e pubblichiamo
E’ risaputo che agosto è, da sempre, il mese del caldo torrido, delle vacanze e del gossip sotto l’ombrellone.
Non stupisce, pertanto, che anche due “autorevoli” esponenti di FI, la consigliera comunale Carlotta Calemme e l’ex consigliere Giacomo Cosentino, non trovino di meglio che fare pettegolezzi sul mio futuro.
Visto che, per quanto giovani e inesperti, mi sono simpatici, mi sforzerò, per contribuire alla loro crescita politica, di dare loro alcuni argomenti di riflessione.
Per prima cosa: il sottoscritto non si sta riavvicinando al sindaco Galimberti perché mai se ne è allontanato. Come ho spiegato nell’ultima assemblea degli iscritti del PD, non mi ritrovo nella definizione di “dissidente” perché sono stato, sono e sarò sempre leale sia al primo cittadino ma soprattutto al PD, partito a cui sono iscritto e nelle cui fila sono stato rieletto, per la quarta volta, consigliere comunale, con ben 377 preferenze personali.
Per seconda cosa: pur condividendo il progetto politico generale di questa Amministrazione, è capitato e, probabilmente, capiterà ancora che possa non condividere singoli provvedimenti. Ciò significa che, a differenza di alcuni attuali e passati consiglieri comunali di FI che, nei 23 anni in cui il centrodestra ha amministrato Varese, sono stati sempre “allineati e coperti” con le scelte, spesso sbagliate e dannose, che venivano fatte dai loro sindaci di riferimento, divenendone corresponsabili, al sottoscritto, come dimostra tutta la sua storia politica, prima che l’interesse di coalizione, l’interesse di partito e il proprio interesse personale, sta a cuore l’interesse dei varesini. Proprio per questo, non rinuncerò mai a pensare con la mia testa e ad agire come credo sia giusto agire.
Per terza cosa: rammarica l’ormai comprovata e preoccupante incapacità del centrodestra, dopo più di un anno di mandato amministrativo, di metabolizzare la sconfitta elettorale e di dare vita ad una seria e costruttiva opposizione che, pure, sarebbe nell’interesse della nostra città.
A questo punto, sorge spontanea una domanda: non credono la consigliera comunale Calemme e l’ex consigliere comunale Cosentino che sia poco elegante e inopportuno entrare nelle dinamiche interne, di cui, evidentemente, poco conoscono, degli altri gruppi consiliari?
Se io fossi in loro, invece di rischiare di fare nuove brutte figure, mi preoccuperei di mettere a frutto l’esperienza di questo primo anno trascorso all’opposizione per essere, davvero, utili a Varese, cosa che, finora, purtroppo, non hanno ancora dimostrato di sapere fare.
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