Il sindaco di Lonate Danilo Rivolta è ai domiciliari
Arrestato a metà maggio per corruzione e abuso d'ufficio, si è dimesso dalla carica il 24 luglio ma ufficialmente avrebbe ancora una settimana di tempo per ripensarci
Il sindaco di Lonate Pozzolo, Danilo Rivolta, ha ottenuto dal primo agosto gli arresti domiciliari.
Rivolta ha passato in carcere due mesi e mezzo: arrestato il 16 maggio scorso, è accusato di abuso d’ufficio, corruzione, tentata concussione, nell’ambito della più ampia inchiesta che vede indagati anche alcuni imprenditori della zona, il segretario comunale Maurizio Vietri, l’ex comandante della Polizia Locale Gemelli, l’ex dirigente all’urbanistica a Lonate ed ex assessore a Gallarate Orietta Liccati (che nella vita è compagna di Rivolta).
Rivolta era stato nuovamente interrogato a fine luglio dal sostituto procuratore Luigi Furno, per oltre otto ore. A seguito di quell’interrogatorio sembrava divenuta più probabile l’ipotesi di un patteggiamento, cioè della definizione della pena senza passare per il processo: sull’eventuale patteggiamento decide il Giudice per le Indagini Preliminari.
Rivolta si è dimesso da sindaco il 24 luglio, il 14 agosto – trascorso il termine di 20 giorni previsto dalla norma di riferimento per gli enti locali – le dimissioni diventeranno effettive e il consiglio comunale di Lonate Pozzolo sarà sciolto.
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