“Ringrazio i carabinieri: mi hanno ridato la mia identità rubata”
Ieri l’arresto di una donna di 49 anni che si spacciava per una biologa di Cocquio. Oggi la vittima di questa sostituzione d'identità scrive a Varesenews

Un giorno ti chiamano i carabinieri e ti dicono: “Signora, riecco la sua identità, questa donna gliel’aveva rubata”.
Sembra assurdo, ma può succedere.
È successo.
E ora un processo ricostruirà l’accaduto e accerterà le responsabilità.
Nel mezzo ci sono persone che hanno famiglia, affetti, un lavoro e che devono proteggersi.
Pubblichiamo la lettera di ringraziamento della persona vittima di una sottrazione di identità che ha portato all’arresto ieri di una donna di 49 anni accusata di avere “rubato” nome e cognome di questa signora di Cocquio Trevisago. (ac)
Gentile Direttore,
sono Cristina Colombo (quella vera…), residente a Cocquio Trevisago. Vorrei chiederle la possibilità, in merito a quanto riportato nell’articolo da voi pubblicato, di ringraziare il Comandante dei Carabinieri della stazione di Besozzo, e tutti i Carabinieri che li’ prestano servizio, per l’estrema professionalità e competenza dimostrate nella gestione dell’indagine, con conseguente rapidità nell’arrivare ad una soluzione.
E vorrei ringraziarli anche per il supporto psicologico e umano fornito a me e alla mia famiglia, nonché per l’infinita pazienza avuta nei miei confronti.
Grazie
Cordiali saluti
Cristina Colombo
Cocquio Trevisago, 08/09/2017
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