UBI Banca, siglato l’accordo: 400 prepensionamenti

Adeguato il piano industriale all'ingresso delle tre banche recentemente acquisite: Banca Adriatica, Banca Tirrenica e Banca Teatina. Entro il 2018 prevista l'assunzione di 130 giovani alla prima occupazione

ubi banca apertura

È stato siglato l’accordo quadro tra Ubi Banca e i sindacati di categoria, completando così il percorso avviato il 15 giugno scorso per l‘aggiornamento del piano industriale, conseguente all’acquisizione e all’integrazione di Banca Adriatica, Banca Tirrenica e Banca Teatina nell’ambito del nuovo assetto organizzativo del gruppo.

L’accordo, concluso in concomitanza con la prima delle 3 migrazioni relativa a Banca Adriatica (ex Nuova Banca Marche) e alla controllata Carilo, contiene un “quadro” di regole da applicare nelle fasi di progressiva attuazione del piano industriale per accompagnare i processi riorganizzativi e di evoluzione strategica del gruppo.

L’intesa prevede un piano di esodo anticipato e incentivato, che consente in questa prima fase a circa 400 lavoratori del gruppo che maturano i relativi requisiti previdenziali entro il 31.12.2024, l’accesso volontario al trattamento pensionistico ovvero alle prestazioni del Fondo di solidarietà di settore. I prepensionamenti sono previsti già a partire dal mese di gennaio 2018.

Gli esodi costeranno complessivamente 50 milioni lordi che saranno contabilizzati nei risultati nel quarto trimestre del 2017 a seguito degli accordi raggiunti. Confermato e ampliato in tutte le realtà aziendali di nuova acquisizione l’istituto del part-time, il mantenimento delle flessibilità connesse anche a temporanea sospensione dell’attività lavorativa (misure di cd. “Solidarietà difensiva”) concordate presso le Bridge Banks, nonché la facoltà per tutte le risorse del gruppo di richiedere volontariamente per l’anno 2018 periodi di congedo straordinario, nell’ottica di conseguire sinergie di costo con forme compatibili di politiche sociali; soluzioni anche di tipo organizzativo, consistenti nella individuazione di poli e presidi operativi decentrati, a tutela dell’occupazione e delle professionalità direttamente sui territori di riferimento delle risorse interessate, anche supportate da idonei percorsi di riconversione, riqualificazione e formazione delle stesse.

Alle successive fasi di realizzazione del piano strategico, seguiranno gli ulteriori processi e iniziative per la necessaria e complessiva razionalizzazione degli organici del gruppo e il conseguente contenimento dei costi operativi.  Infine, proseguirà il piano di ricambio generazionale secondo quanto previsto dal piano Industriale, correlato principalmente all’iniziativa di esodo, prevedendo, a sostegno anche dell’occupazione giovanile, l’assunzione entro il 2018 di circa 130 nuovi lavoratori, prevalentemente di prima occupazione.

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Pubblicato il 27 Ottobre 2017
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