Usag, novant’anni di utensili con lo sguardo al futuro
Lo stabilimento di Gemonio appartiene alla multinazionale Stanley Black&Decker è nato nel 1926 e continua a sfornare utensili di alta qualità
Gemonio e gli utensili vantano un legame – ancora molto solido – che dura da quasi un secolo. Una storia che si è sviluppata grazie a un’azienda molto rappresentativa del territorio locale a prescindere dai cambi di proprietà che sono avvenuti negli ultimi decenni.
La Swk Utensilerie, più nota per il suo marchio principe, Usag, è sorta nel 1926 grazie all’iniziativa dell’imprenditore Hermann Amos, è entrata a far parte della francese Facom nel 1991 e ora è pedina importante di una multinazionale americana, Stanley Black&Decker, che conta ben 56mila dipendenti in tutto il mondo. E che non ha rinunciato – anzi – all’unità produttiva fondata oltre 90 anni fa, forte a tutt’oggi di circa 110 persone, dove è stata concentrata la produzione di tre utensili di alta qualità: chiavi dinamometriche, chiavi a “T” e cricchetti. Quello di Gemonio è uno dei cinque siti di Stanley Black&Decker presenti in Italia: gli altri si trovano a Monvalle (sede e magazzino), Vimercate (uffici commerciali), Perugia e Udine.
Un mondo che oggi – martedì 21 novembre – ha aperto le sue porte alla 3a A delle scuole medie “Alighieri” di Gemonio, classe accompagnata dai professori Marianna Serratore e David Calderoni nell’ambito del Pmi Day 2017. L’iniziativa voluta ogni anno dall’Unione Industriali della Provincia di Varese (Univa) per mettere a contatto l’ambiente dell’impresa con gli studenti che possono così conoscere le aziende del territorio e iniziare a pensare al proprio futuro lavorativo.
I ragazzi, accolti con un video introduttivo nell’elegante sala conferenze da Bianca Sammartini, hanno trascorso due ore formative all’interno dei reparti della Usag, accompagnati dal responsabile della progettazione Livio Piscia e dal quality manager Paolo Gaballo. Un tour iniziato nel reparto forgia, duro e affascinante con quel maglio che con i suoi colpi potenti scandisce da sempre i ritmi lavorativi dello stabilimento.

La visita inserita nel Pmi Day si è poi articolata su tutti gli altri reparti in cui è suddivisa l’utensileria di Gemonio: dalla meccanica ai trattamenti termici, dalla sabbiatura e vibrochimica alla cromatura fino alla zona dove gli utensili vengono calibrati, assemblati, confezionati e preparati per la spedizione. Operazioni che hanno incuriosito ragazzi e ragazze, pronti a far domande ai propri accompagnatori e a seguire passo dopo passo la trasformazione dell’acciaio grezzo in strumenti di lavoro. «Il nostro stabilimento – ha sottolineato Gaballo con orgoglio – è uno dei pochi potenzialmente in grado di compiere tutti i passaggi tra la materia prima e il prodotto finito, anche se in questo momento abbiamo deciso di affidare a terzisti alcune di queste lavorazioni».
E con 91 anni alle spalle la Usag di Gemonio (il nome del paese è rappresentato da quella “G” nel marchio principale) non ha intenzione di invecchiare. Lo hanno notato proprio i ragazzi delle medie che hanno visto alcune isole produttive vuote e recintate: «Zone in cui erano posizionati macchinari vecchi che stiamo sostituendo» hanno spiegato i responsabili della visita. Per guardare fin da ora al futuro, in attesa che i giovanissimi ospiti di oggi possano raccogliere il testimone dalle generazioni che hanno fatto grande l’utensilerie locale.
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