“Volano abbracci”, i ragazzi abbracciano i prof
Mattinata insolita al Gadda-Rosselli, con un flash mob ideato dai ragazzi come risposta al video della docente di Modena colpita da un cestino in testa. "Non dimentichiamoci il bello e il buono che c'è nelle scuole"
I prof arrivano a scuola come ogni giorno, ma sul marciapiedi trovano ragazzi e ragazze ad attenderli. Per un abbraccio.
È successo questa mattina, sabato 25 novembre, all’istituto Gadda Rosselli di Gallarate.
Lo spunto nasce dal video – girato in una scuola di Modena – del “lancio del cestino”, con cui uno studente colpisce un’insegnante, per umiliarla. Dopo l’evento di Modena, il gesto in classe – tutto opposto – di una studentessa del Gadda-Rosselli ha dato il via ad una operazione di segno contrario al lancio del cestino: un abbraccio “a caldo” dato a un prof nei giorni scorsi, che i ragazzi hanno poi deciso di ripetere, estendere, trasformare anche in un gesto pubblico. . «Continuando ad evidenziare simili episodi, non si fa altro che esaltare la stupidità e dare un palcoscenico a degli idioti ma, ancora peggio, significa nascondere e dimenticare tutto il buono, il bello e il giusto che ancora c’è e si respira nelle nostre aule scolastiche» spiegano i promotori dell’insolito flash mob.
«Noi studenti vogliamo mostrare la nostra solidarietà e il nostro affetto a quella docente e a tutti i docenti vittime di atti di bullismo, attraverso un gesto simbolico ma potente: quello di un abbraccio,donato ai nostri professori che incontriamo ogni giorno e con i quali condividiamo gioie e fatiche ma sempre nel rispetto reciproco, accompagnato, in tanti casi, da vera e autentica stima e affetto. Vogliamo dimostrare che a scuola non volano solo i cestini ma volano anche gli abbracci».
Il grande abbraccio è stato fissato per la mattina di sabato 25 novembre, per estendere il significato del gesto, non solo «per tutti i docenti vittime di prepotenze e bullismo», ma anche «per tutte le donne vittime di violenza» (l’insegnante di Modena è stata oggetto anche di insulti sessisti in classe), ma alla fine anche per genitori e amici, perché il gesto può diventare “normale”, riappropriandosi di un po’ di calore nei contatti diretti tra le persone.
“Volano abbracci”, dunque. «Con discrezione, in maniera composta e con gioia, a chi sarà felice di riceverlo». E il gesto, solidale e caldo, continuerà ad essere raccontato con le pagine Facebook e Instagram “volanoabbracci” e “abbracciailprof”, oltre che sul sito www.volanoabbracci.it
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