Gli acquirenti in gran parte italiani. Tra loro un ragazzino di 13 anni
Via Beccaria il luogo d'incontro, le dosi tenute poco distanti

Numerose sono le “cessioni” di droga documentate a carico dei cinque arrestati (e del sesto, ancora ricercato) nei dintorni della stazione. Episodi raccolti a partire da gennaio dalla Polizia, seguendo le tracce e fermando gli acquirenti, che erano per la maggior parte italiani.
Agli arrestati è contestata anche l’aggravante dello spaccio in danno di minori: in un caso è stata documentata la cessione (sempre di marijuana) ad un tredicenne.
(nella foto: via Beccaria)
Nigeriani e ivoriano finiti in manette fino a giovedì maneggiavano dosi di marijuana e i clienti sapevano bene di poter “fare acquisti” con facilità al famigerato incrocio tra via Beccaria e via 25 aprile, noto ormai da diversi anni come punto di smercio nei dintorni della stazione, da decenni luogo di spaccio. Gli acquirenti andavano davanti al negozio African Shop (che ha dato il nome all’operazione, ma è estraneo ai fatti): lo spacciatore “di turno” si allontanava, recuperava le dosi richieste a poca distanza e poi rientrava a completare la transazione. Le dosi di marijuana erano normalmente nascoste in un pacchetto di sigarette gettato in un cestino in via 25 aprile, ma in altre occasioni è stato nascosto nelle basi dei cartelli stradali provvisori di cantiere.
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