L’addio degli Elii alla loro Milano, Cosma: “Emozione a mille”
Il produttore e musicista varesino, tastierista dello storico gruppo, racconta le emozioni vissute sul palco del Mediolanum e della longeva amicizia che li lega
«Su Rolling Stone mi hanno definito gay conclamato». Vittorio Cosma ride e racconta la lunga nottata di ieri, portandone ancora addosso i postumi. «Non lo sono ma sono felice, così posso portare avanti le cause per i loro diritti».
Quando lo raggiungiamo al telefono è primo pomeriggio, prima non sarebbe stato opportuno chiamarlo. Ieri sera, martedì 19 dicembre, era sul palcoscenico del Mediolanum con Elio e Le Storie Tese per celebrare il loro funerale artistico, «abbiamo fatto le cinque ma sono felicissimo. È stata una grande festa».
Gli Elii hanno deciso di sciogliersi ed è nella loro città, Milano, che hanno voluto iniziare le tappe degli addii. Seguirà poi la partecipazione a Sanremo e un tour definitivo nei palazzetti.
«Credo che sia giusto così. È un momento per fare un bilancio della situazione, una lunga pausa di riflessione, in tutta amicizia, e poi chissà», racconta il produttore e musicista varesino (cittadino onorario di Comerio). Con gli Elii ha un rapporto di vecchia data, tanto da dirigerli al Festival di Sanremo, ma è entrato ufficialmente nella band cinque anni fa, quando Rocco Tanica ha deciso di andare via. E non poteva essere che così.
Le loro strade si sono sempre incrociate. «Li ho conosciuti tutti per diversi motivi ancora prima che fossero gli Elii. Ricordo poi, quando allo studio di registrazione Psico giravano le cassette segrete di questa band di Milano che cantava “Cara Ti Amo“. Me li fece ascoltare Claudio Dentes, (noto anche con lo pseudonimo di Otar Bolivecic, ndr) che poi li produsse».
Finiti i tempi della “Milano da bere” quei giovani ventenni pieni di sogni si sono fatti strada. «Ci siamo sempre divertiti come pazzi da quando mi fermavo a registrare le vocine, poi entrate in dischi di culto, fino all’ultimo tour in Europa. Ieri sera è stato davvero emozionante. Auguro a tutti di lavorare con la propria passione».
Davanti a un palazzetto strapieno, Vittorio e compagni si sono divertiti e hanno divertito. «Il momento più emozionante è stato il ricordo di Feiz (Paolo Panigada, scomparso nel 1998, ndr) ma anche tanti altri. Siamo contenti di fare il tour d’addio, i fan ci hanno fatto sentire tutto il loro affetto».
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