Accoglienza profughi, il Ministero approva il progetto Sprar di Comerio e Besozzo

Nelle prossime settimane inizierà la fase operativa del progetto. Il progetto è l'unico presentato in Provincia di Varese da diversi anni

Rifugiati migranti

Il Ministero degli Interni ha approvato negli ultimi giorni dell’anno 2017, il 28 dicembre per l’esattezza, il progetto presentato dal comune di Besozzo come capofila, e Comerio per il bando SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) sui richiedenti asilo.

Un progetto che ha visto il comune di Besozzo arrivare al dodicesimo posto della graduatoria, su quasi duecento comuni di tutta Italia, e che prevede un contributo di 518.285 euro all’anno, per tre anni all’amministrazione. Soldi che serviranno a coprire tutte le spese previste all’interno del progetto e vedranno coinvolti 36 migranti.

«Un risultato molto importante che arriva dopo due anni di duro lavoro e che permetterà ai nostri Comuni di attuare la fase, non più di emergenza, ma di integrazione e di avvio al lavoro per queste Persone – commenta il Sindaco Silvio Aimetti -. Nel progetto sono state anche considerate specifiche azioni volte a contrastare la povertà e le situazioni di difficoltà lavorativa e abitativa degli Italiani».

Il progetto SPRAR è l’unico presentato in Provincia di Varese da diversi anni, «per le caratteristiche di innovazione sul tema della povertà degli Italiani, crediamo possa essere un progetto pilota per altre Amministrazioni che vogliono agire in modo concreto per gestire la tematica dell’immigrazione in modo propositivo», continua Aimetti che insieme al Sindaco di Besozzo, Riccardo Del Torchio è portavoce della rete Civica degli Amministratori per l’accoglienza e la lotta alla povertà.

Nelle prossime settimane, di concerto con i servizi sociali e la cooperativa COLCE, l’amministrazione inizierà la fase operativa del progetto, «Sarà una sfida importante per le nostre Comunità che si sono sempre dimostrate sensibili e disponibili ad aiutare chi è in difficoltà, sia esso italiano o straniero», conclude il Sindaco Aimetti, che dal 2015 lavora sui progetti di integrazione per i richiedenti asilo.

In provincia di Varese ad oggi, erano solo 4 comuni su 139, ad aver adottato il sistema SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.

Leggi l’approfondimento: Richiedenti asilo, solo 4 Comuni hanno lo Sprar

Leggi anche: Richiedenti asilo, il Prefetto: “I Comuni facciano la loro parte”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Gennaio 2018
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