“Squillo di morte a Maccagno”
Un romanzo giallo nuovamente imperniato su quella pacifica follia che aleggia tra le valli del Lago Maggiore

Questa sera alle ore 21.00 presso la biblioteca Frera di Tradate (via Zara 37), lo scrittore Marco Marcuzzi presenterà il suo ultimo romanzo, “Squillo di morte a Maccagno“, e si esibirà in brani di vario genere, dal classico al Jazz, dal Pop a musiche per il cinema, in uno spettacolo di sua composizione.
IL LIBRO – Dopo “Lo speziere di Porto Valtravaglia” e “Thrillogy”, Marco Marcuzzi torna con “Squillo di morte a Maccagno”, un romanzo giallo nuovamente imperniato su quella pacifica follia che aleggia tra le valli del Lago Maggiore. Un organaro, un prete, una madre indegna… sono alcuni degli ingredienti che conducono il commissario Florio a toccare con mano lo squallore di una realtà famigliare celata dalla bellezza dei luoghi, a partire da quello del crimine. Egli è tuttavia pervaso da un’umanità che lo salva da quel “mestieraccio che ti divora l’anima” e il caffè in ufficio – fatto con la moka – risponde a una filosofia di vita. La tragedia assume aspetti grotteschi, tratteggiata da quel “cinismo romantico” con cui ancora una volta l’autore si distingue in una narrazione intensa e avvincente.
L’AUTORE – Marco Marcuzzi nasce a Treviso nel ’62. Figlio di un illustratore, cresce a Venezia, poi a Firenze e in Valcuvia. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera intraprende la professione di pianista e compositore di musica per cinema e teatro, a cui abbina per alcuni anni l’attività di fotografo vedendosi pubblicati due libri sulla Toscana. Oggi, parallelamente alla musica, scrive romanzi e racconti noir in cui emergono il cinismo veneziano, la causticità toscana e la fantasia crudele che aleggia nelle valli del Lago Maggiore: ingredienti piccanti dell’esistenza che col pianoforte non gli è possibile raccontare.
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