Burian colpisce le stalle: impianti di mungitura e abbeveratoi congelati

Coldiretti segnala i disagi che stanno colpendo le stalle e che sta rallentando la produzione di latte: "Il rischio per gli animali è la disidratazione"

mucca stalla

Dagli abbeveratoi agli impianti di mungitura congelati, le stalle di Varese fanno il conto dei disagi causati dall’ondata di gelo siberiano che sta colpendo la nostra provincia. A rivelarlo è la Coldiretti Varese, i cui tecnici — intenti a monitorare la situazione delle campagne dopo l’arrivo di Burian — rilevano le prime segnalazioni di problemi riguardanti le stalle della provincia, messe a dura prova dal drastico calo delle temperature.

Racconta il vicepresidente di Coldiretti Varese e allevatore di Casciago, Paolo Zanotti: «Questa mattina abbiamo trovato gli impianti di mungitura bloccati dalle basse temperature della notte, visto che nelle tubazioni si formano delle goccioline di condensa che si sono ghiacciate. Ovviamente il disguido ha rallentato le operazioni che dovremmo effettuare alle prime luci del giorno sulle 50 vacche in lattazione che abbiamo e grazie alle quali produciamo formaggi tipici della zona, non ultimo l’Appena Munto: la prima formaggella di latte vaccino nata nella nostra provincia, tra l’altro caseificata un’ora dopo la mungitura perché prodotta con latte crudo».

Dalla paglia usata per scaldare i vitellini al pasto degli animali “rinforzato” per garantire una razione supplementare di energia e calorie, le azioni poste in essere negli allevamenti della provincia stanno limitando al massimo i danni ma anche le difficoltà che le avverse condizioni meteo causano agli animali: «Abbiamo trovato gli abbeveratoi delle nostre 380 vacche in lattazione completamente congelati — racconta alla Coldiretti Marco Bergamaschi, 40 anni, allevatore di Arcisate — il rischio per gli animali è chiaramente la disidratazione. Le operazioni per il ripristino degli impianti è stata posta in essere subito al fine di evitare loro un eccessivo stress che possa minarne la produttività e soprattutto la salute».

Situazione disagevole, conclude Coldiretti Varese, anche sulle produzioni ortoflorovivaistiche della provincia, campo agricolo in cui si sta registrando un sensibile aumento dei consumi, dovuto al mantenimento delle temperature ottimali all’interno delle serre.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2018
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