Park and bus a quota 40mila: “Vogliamo renderlo un servizio stabile”
I biglietti del "Park and bus" staccati dal settembre scorso sono 39830: e ora si pensa agli abbonamenti
Ha poco più di sette mesi, ma la formula più innovativa del piano sosta, per altri versi criticatissimo, è stata quella che ha riportato sull’autobus i varesini.
I biglietti del “Park and bus” staccati finora, infatti, sono quasi 40mila, da quando è entrato in funzione nel settembre scorso: più precisamente 39.830, con una progressione crescente. Se nei primi due mesi i biglietti sono stati 9540, nei mesi di novembre e dicembre sono diventati 12140. In linea con i numeri anche marzo, dove ne sono stati staccati 5980.
Un metodo che piace. Ma potrà durare? Quello che è il grande vantaggio economico di chi “stacca” il biglietto del bus a 10 centesimi invece che a 1,40, è infatti un esborso per le casse del Comune, che si sono impegnate a pagare la somma mancante ad Autolinee Varesine.
«Innanzitutto, quella del “Park and bus” è stata una grande scommessa: non sapevamo quanto sarebbe stato il gradimento da parte degli utenti – spiega spiega l’assessore competente, Andrea Civati -. Dicevano che non ci sarebbe andato nessuno e invece ha avuto un grande successo. Anzi, è in crescita, con numeri costanti nel tempo. Un fatto che, al di là dei numeri, si nota anche visivamente: chi va allo stadio, si rende conto che il parcheggio è andato via via riempiendosi, fino a diventare pieno del tutto».
«Con il “Park and bus” lasciamo una quota di autoveicoli fuori dal centro cittadino: dalle 250 alle 300 auto circa, che corrisponde a un intero nuovo parcheggio multipiano – prosegue Civati -. Il punto che funziona meglio sono i parcheggi allo stadio e in largo Gajard, a Bizzozero. Ma stanno migliorando però anche i numeri dei parcheggi a Schiranna e all’Iper».
Qual è l’utente del park and bus, il lavoratore quotidiano?
«Non solo. C’è una fascia di utenza del 40% circa di utilizzatori costanti, giornalieri, prevalentemente lavoratori. Ma c’è anche una certa percentuale di utilizzatori sporadici, che lo usano per andare in centro senza dovere cercare parcheggio o fare fatica: tant’è vero che uno dei giorni piu importanti per l’utilizzo è il sabato».
Considerato il gradimento, ora il Comune sta andando oltre: «Quando abbiamo pensato questa iniziativa, era concepita come sperimentale: visti i risultati stiamo ragionando su una evoluzione del sistema per offrire un servizio più maturo. Per esempio, realizzare qualcosa di simile a un abbonamento per chi lo usa tutti i giorni. Vogliamo farlo diventare un servizio costante per i cittadini».
Agli stessi prezzi?
«Il principio di base è che il trasporto, per questa tipologia di utenza, deve costare meno di un’ora e mezza di parcheggio. Al di sotto, questo mezzo diventa competitivo. Questo principio rimarrà: in che misura lo stiamo ancora studiando».
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