L’impresa è compiuta: una magnifica Openjobmetis vola ai playoff
Stroncata anche una coriacea Cremona: Varese vince 89-79 e torna dopo cinque anni alle battaglie-scudetto. Biancorossi o sesti o settimi: il verdetto mercoledì sera dopo il match di Torino

Non ci era mai riuscito nessuno. Dall’ultima posizione, a un ingresso trionfale nei playoff. Non ci era mai riuscito nessuno prima di questa sera, quando la magnifica Openjobmetis di Attilio Caja è stata capace di completare una rimonta leggendaria – 12 vittorie in 14 partite nel girone di ritorno, 8 di fila e striscia aperta – e di entrare ufficialmente tra le otto squadre che si giocheranno lo scudetto.
Benvenuti a Masnago, dove l’impossibile diventa realtà e dove i miracoli possono accadere: se n’è accorta anche Cremona, caduta stasera (89-79) dopo 40′ di inseguimento forsennato ma non riuscito, perché Varese anche questa volta ha trovato i protagonisti giusti al momento giusto: che si chiami Avramovic o Vene, Okoye o Tambone, qualcuno in maglia biancorossa è sempre pronto a infilare un canestro tagliagambe per gli avversari. Quello con la Vanoli era uno spareggio e la Openjobmetis lo ha fatto suo col piglio delle grandi, confermando quanto il suo condottiero Caja aveva detto sette giorni fa, dopo la vittoria sofferta con Brindisi. Il coach giurava che la squadra non fosse stanca, a dispetto da quanto era sembrato in campo, e in effetti anche questa volta ha dato prova di grande condizione, al netto di rotazioni ridotte. Insomma, ha avuto ragione lui, ancora una volta.
Ora al termine del torneo manca una partita, quella di mercoledì sera a Torino, utile a definire la posizione finale sulla griglia playoff. Varese sarà sesta o settima a seconda dei risultati: nel primo caso affronterà Brescia, nel secondo una tra Venezia e Milano. Insomma le avversarie che hanno condotto la Serie A fin dalla prima palla a due. La Openjobmetis entrerà quindi da “Cenerentola” – come dicono in America – ma anche con il classico ruolo da mina vagante, perché tutti avranno paura di incrociare le armi con la squadra di Caja. E di Claudio Coldebella, uno che proprio a Cremona (all’andata) aveva vissuto una serata pessima e difficile e che invece ha saputo ricostruire – con l’aiuto di tutta la società – una formazione che più ha perso pezzi (Waller, Hollis, Pelle e ora Wells), più è diventata feroce, pericolosa, affamata. E vincente.
COLPO D’OCCHIO
Piove col sole all’esterno del PalA2a dove il cielo regala magnifici contrasti di luce. Dentro invece è un forno: Masnago è pieno come un uovo (sfiorata quota 5mila) e pronto a ruggire in tutti i settori per aiutare i ragazzi di Caja a superare anche l’ostacolo Cremona. Solito stuolo di volti noti di tutti i campi: dallo sport (Pietro Vierchowod) allo spettacolo (Dayane Mello), dalla politica all’economia. Ma c’è soprattutto la gente comune che vuole godersi il momento.
PALLA A DUE
Attilio Caja ha la squadra al completo, per quanto si possa chiamare “completo” un gruppo che di recente ha perso anche Wells, operatosi in settimana al polso infortunato. Il quintetto è quello consueto, con Avramovic guardia e Vene ala forte. Dalla parte opposta Sacchetti affida la regia a Ruzzier che poi uscirà per un infortunio: il più osservato però è Johnson-Odom, ex Cantù e avversario in mille occasioni, temuto e beccato dal pubblico.

LA PARTITA
E proprio DJO è uno dei due giocatori che infiamma il primo quarto di gara: l’altro è Avramovic, partito a razzo ma presto fermato da tre falli, situazione che fa infuriare Caja al quale gli arbitri appioppano un fallo tecnico. Qui però i nervi fanno subito rimbalzare Varese verso l’alto: Okoye è già carico (due triple) e il primo parziale è biancorosso (24-17).
Il secondo periodo invece è firmato dal duello tra Larson e Drake Diener: il play di casa si scatena, segna 8 punti, ne regala altri due a Cain ma trova risposte continue dal veterano ex Sassari, a segno tre volte dall’arco dei 6.75. Botta e risposta che mantengono il divario esattamente uguale: alla pausa lunga è 47-40 con magia di Martin sulla sirena.
Dopo l’intervallo Varese segna subito con Vene ma poi sbaglia qualche possesso di troppo e si ritrova la Vanoli a un’incollatura. Cremona però non ha fatto i conti con Avramovic che, rimesso in carreggiata da Caja, torna a colpire a ripetizione. A metà periodo la Openjobmetis vola letteralmente, con tutta Masnago in piedi ad applaudire, ma ovviamente la partita non è finita: lo ricordano i Diener e Johnson Odom, sul quale però si spende bene Natali (69-60).
IL FINALE
La sensazione, stavolta, è che Varese ce la farà: Cremona fallisce le prime azioni del quarto decisivo e questo sembra rinfrancare i biancorossi tra i quali Vene è monumentale. L’estone prima “ricicla” un rimbalzo d’attacco, poi sigla la bomba del +14. Sacchetti chiede il tutto per tutto ai suoi che ormai in difesa provano a chiudere ogni spazio; un “controllo” dal quale sfugge a sorpresa Tambone che prima imbuca da 3, poi segna con un’entrata coraggiosa contro Sims. Le partite però finiscono al 40′, e un paio di palle perse biancorosse permettono di nuovo il -7 della Vanoli, situazione in totale bilico che viene definitivamente risolta con la schiacciata di Cain. 89-79 mentre Sassari cade a Trento e dà il via libera alla Openjobmetis nei playoff.
OPENJOBMETIS VARESE – VANOLI CREMONA 89-79
(24-17, 47-40; 69-60)VARESE: Larson 13 (1-2, 3-8), Avramovic 17 (5-7, 1-3), Okoye 22 (5-10, 3-9), Vene 16 (5-5, 2-5), Cain 7 (3-5); Natali (0-2 da 3), Tambone 8 (2-2, 1-6), Delas 1 (0-1), Ferrero 5 (0-1, 1-3), Dimsa. Ne: Bergamaschi, Seck. All. Caja.
CREMONA: Ruzzier, Johnson-Odom 23 (3-6, 4-9), Martin 12 (3-7, 1-4), Milbourne 10 (5-10, 0-1), Sims 9 (4-5); T. Diener 3 (1-2 da 3), Ricci 4 (0-2, 1-2), Portannese, Fontecchio (0-1, 0-4), D. Diener 18 (3-5, 4-7). Ne: Gazzotti. All. Sacchetti.
ARBITRI: Filippini, Weidmann, Morelli.
NOTE. Da 2: V 21-33, C 18-36. Da 3: V 11-36, C 11-29. Tl: V 14-22, C 10-19. Rimbalzi: V 45 (14 off., Cain 9), C 37 (9 off., Milbourne 8). Assist: V 21 (Larson 5), C 15 (T. Diener, D. Diener 5). Perse: V 8 (Larson 2), C 10 (D. Diener 3). Recuperate: V 4 (Avramovic 2), C 6 (Martin, T. Diener 2). Usc. 5 falli: Avramovic. F. tecnico: Caja (5’24”), D. Diener (34’33”). F. antisportivo: Fontecchio (27’03”). Spettatori: 4.870. Incasso: 68.152 euro.
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