Omaggio a Roberto Molinari alla Sala Veratti
Il progetto a cura di Debora Ferrari e Luca Traini prevede una mostra, un libro e una serie di conferenze che ripercorrono oltre trent’anni di lavoro
Una mostra, un libro, una serie di conferenze, vogliono svelare al grande pubblico l’attività trentennale di un fotografo d’arte: Roberto Molinari (Gemonio, VA, 1946-2017) che nella sua carriera ha seguito numerosi artisti nazionali e internazionali, nei propri atelier, alle mostre, in cantieri di lavoro sulle Alpi Apuane o nelle storiche fonderie lombarde.
Inaugurazione della mostra alla Sala Veratti di Varese sabato 14 luglio ore 18.00.
Un viaggio attraverso più di trent’anni di arte varesina e non solo attraverso le figure dei protagonisti con ritratti e fotografie in studio e in pubblico di oltre trenta artisti internazionali nelle diverse declinazioni del bianco e nero, colore, cibachrome, foto digitale e video.
“La visione è l’arte di vedere cose invisibili” e in questo modo Roberto Molinari ha dato al mondo dell’arte e agli artisti la sua personale poetica di ripresa attraverso la fotografia. Attivo da oltre trent’anni in territorio varesino e nazionale, Molinari era passato dalla passione per il disegno a china e matita, che coltivava con grande raffinatezza, a metà anni Ottanta, all’amore per la fotografia d’arte e di reportage poetico, lui stesso stampatore dei suoi indimenticabili bianchi e neri. Veniva chiamato dagli artisti per la sua capacità poetica di documentare il lavoro dell’arte e il suo esito pubblico rispettando la personalità dell’autore, accentuandola naturalmente.
Questi alcuni dei protagonisti dei suoi ritratti: Abate, Ambrosini, Arcangioli, Azuma, Baj, Bodini, Borghi, Botero, Buda, Caminati, Casiraghy, Chisari, Cipolla, Costantini, D’Ambros, Dangelo, D’Oora, Fabbri, Al Fadhil Ferrario, Fontana, Gandini, Isella, Leoncillo, Lerpa, Lindner, Lischetti, Maineri, Mandelli, Marrocco, Milani, Monti, Morlotti, Pedretti, Pellini, Penna, Piccaia, Pizzolante, Quattrini, Raffo, Ranza, Ravedone, Reggiori, Robustelli, Robusti, Rossello, Salino, Savinio, Sangregorio, Scarabelli, Shiao, Sovana, Tavernari, Tapia Radic, Traini, Veronesi, Vicentini, Zilio.
Tutti gli artisti diventano ‘opere’ esposte con fotografie stampate da Roberto Molinari e donate agli stessi e altre recuperate nel suo archivio.
A settembre la mostra sarà anche al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio con in più una sezione dedicata alle ambientazioni, dagli studi alle mostre ai luoghi di lavoro degli artisti. Al Museo Bodini si terranno anche incontri prestigiosi come quello con Alinari di Firenze -partner di progetto come il comune di Gemonio- sulla fotografia.
Sempre in settembre, nella nuova sede di Banca Generali in piazza San Vittore a Varese ci sarà un focus tutto su Eugenio Pellini, sempre con foto Molinari e materiali dallo studio di Milano. La mostra è patrocinata dal Comune di Varese.
“Obiettivo soggettivo” sarà anche un libro in limited edition Di TraRari TIPI edizioni.
Arte_Fotografia di Roberto Molinari
A cura di Debora Ferrari e Luca Traini
Musei Civici Varese Sala Veratti 15.7-12.8.2018
Inaugurazione: sabato 14.7 ore 18
Col Patrocinio del MIBACT Anno Europeo del Patrimonio Culturale2018
in collaborazione con ALINARI Firenze, Comune di Gemonio
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