Vandalismi, “si indaghi sui responsabili, ciascuno faccia il suo dovere”
Lo chiede Gianni Lucchina del gruppo consiliare "Per Gavirate"
In merito alla sparizione di parte dell’installazione posata al Lido di Gavirate, pubblichiamo la nota del capogruppo di minoranza Gianni Lucchina, che si dice indignato da quanto avvenuto.
Forse il caldo umido sta spingendo alcuni, per fortuna pochi, maleducati e mascalzoni a compiere atti di inciviltà.
Non possiamo accettare supinamente in silenzio atti di questo genere, Gavirate ha tutti gli anticorpi affinché si scriva una volta per tutte basta a questi atti vandalici. Si li chiamo mascalzoni perché non rispettare la cosa pubblica, abbandonare rifiuti, rubare, fare schiamazzi come si fosse a casa propria significa essere dei mascalzoni.
L’atto inqualificabile che ha fatto traboccare il vaso è quello compiuto quest’oggi con l’appropriazione dell’opera realizzata per l’Alzheimer Fest e posizionata sulla riva del nostro lago, una vergogna un atto che offende tutti noi e non solo le decine di volontari che stanno dedicando molto del proprio tempo per essere vicini a tutte le donne e uomini colpiti dall’Alzheimer.
Per queste ragioni dobbiamo sentirci tutti coinvolti e far sentire la nostra voce, gridare il nostro sdegno.
Ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano trovare e a punire i responsabili.
Penso che dobbiamo anche chiedere sia alla nostra Polizia Locale sia ai Carabinieri un ulteriore sforzo in azioni di controllo del territorio.
Ma non basta, noi tutti però dobbiamo sentirci parte attiva, dobbiamo sentirci impegnati nel comunicare e denunciare qualsiasi comportamento illecito o di maleducazione che vediamo.
L’unica cosa che non dobbiamo fare è stare in silenzio.
Gianni Lucchina gruppo consiliare “Per Gavirate”
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