Gioco d’azzardo: i rischi del blocco alla pubblicità previsto dal Decreto Dignità

Gli effetti e le ricadute sull’economia reale del Decreto Dignità: i numeri dell’impatto sul mercato italiano legati al divieto di fare pubblicità sul gioco d’azzardo

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Gli effetti e le ricadute sull’economia reale del Decreto Dignità: i numeri dell’impatto sul mercato italiano legati al divieto di fare pubblicità sul gioco d’azzardo.

Il Decreto Dignità, così come proposto dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e approvato dal Consiglio dei Ministri i primi di luglio prevede, tra l’altro, un divieto completo e totale di fare pubblicità al gioco d’azzardo, come misura di contrasto alla ludopatia.

Sebbene tale intervento possa sembrare condivisibile a prima vista, la sua applicazione creerebbe nuovi rischi proprio per la categoria di persone che si intende proteggere, cioè i giocatori d’azzardo.

Cosa cambia per i giocatori

Oggi infatti esistono diversi comparatori specializzati, come CheCasino che confronta le offerte dei casinò AAMS e permette all’utente di scegliere all’interno di un elenco di operatori autorizzati, che tutelano i giocatori.

Se questo tipo di servizi fosse vietato, così come le pubblicità in TV e le sponsorizzazioni per le squadre di calcio, si ridurrebbe enormemente la differenza percepita tra i casinò che operano con regolare licenza in Italia, e gli operatori che accettano illegalmente clienti italiani.

La differenza non sta solo nel mancato gettito fiscale: da un lato infatti, la licenza AAMS prevede per legge tutta una serie di tutele nei confronti dei clienti; dall’altro, contro gli operatori illegali, spesso gestiti da società basate in giurisdizioni poco trasparenti, il cliente e la macchina giudiziaria hanno ben poche possibilità di intervento, nel caso in cui qualcosa vada storto.

Quale sarà l’impatto sull’economia italiana

L’impatto sul mercato legato al divieto alla pubblicità per gli operatori del gioco d’azzardo, e dopo l’annuncio da parte di Google e Facebook  dell’imminente interruzione sulle loro piattaforme e in via preventiva, della pianificazione di campagne pubblicitarie di operatori del gioco d’azzardo, è stato stimato dall’Istituto Nielsen attorno ai 40/50 milioni di euro e solo per l’anno 2019.

Di opinione diversa Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, che non condivide questo rischio specifico ma ciò nonostante esprime un parere contrario, evidenziando le contraddizioni etiche del decreto.

Inoltre, diversi operatori che hanno ottenuto le nuove licenze da AAMS proprio nei mesi scorsi, hanno già annunciato ricorsi

Le tempistiche per l’approvazione del Decreto Dignità

In tutti i casi c’è ancora tempo per trovare un accordo, al vaglio ci sono diverse proposte attualmente.

L’esame del testo di legge infatti va avanti lentamente. Il voto a Montecitorio è già slittato di alcuni giorni. Ad oggi si parla del 6 agosto, ma la data potrebbe ancora subire nuovi slittamenti.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Agosto 2018
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