Cosa succede adesso alla ferrovia Gallarate-Malpensa?
La mancanza di alcuni documenti e studi ha "congelato" a fine agosto i termini della Valutazione Ambientale del progetto promosso da Ferrovienord. Ora Regione specifica come si riparte

I rilievi del Parco del Ticino e quelli di Snam Rete Gas hanno provocato, a fine agosto, il “congelamento” del progetto della ferrovia Gallarate-Malpensa. O meglio: della procedura di Valutazione Ambientale, la fase in cui i Comuni (ma anche associazioni, comitati, singoli cittadini) possono intervenire per far rilevare elementi critici o proporre migliorie e compensazioni.
Ma adesso come ripartirà il progetto? C’era ancora qualche dubbio sulle tempistiche, perché di mezzo ci si sono messi alcuni cambiamenti nelle procedure regionali autorizzative. Adesso però Regione Lombardia ha chiarito meglio i termini (temporali) della questione: «Siccome nessuno sapeva dare una risposta certa, ho preso carta e penna e ho chiesto una risposta ufficiale» spiega Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione, che è il Comune più direttamente toccato dall’opera e quello in cui – tra ente e comitati – si è creata la maggiore attenzione sull’opera (decisamente meno sentita negli altri tre Comuni coinvolti, Gallarate, Cardano e Somma; nella foto: i campi tra Casorate e Gallarate, dove passerà la ferrovia).
La risposta è arrivata dall’assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo, interrogati gli uffici dell’assessorato. In sostanza questi sono i tempi: la data di riferimento per il “congelamento” della procedura è il 21 agosto, quando gli uffici di Palazzo Lombardia hanno “formalizzato al Proponente la richiesta di completezza documentale”. Che deve essere fatta “entro trenta giorni”: FerrovieNord – che propone appunto la nuova linea – avrà dunque tempo fino al 20 di settembre.
E poi? A questo punto la Regione pubblicherà sul portale informatico di riferimento per le Valutazioni Ambientali (il “Silvia”) un avviso che riaprirà i termini e ci saranno sessanta giorni di tempo per presentare le osservazioni al progetto. Si andrebbe in sostanza a fine anno. Attenzione però: il proponente dell’opera, FerrovieNord, può richiedere anche ulteriori trenta giorni di proroga per integrare la documentazione. In questo caso si andrebbe diretti nel 2019.
A margine della piazza ampia questione della ferrovia c’è anche la polemica interna a Casorate. Il sindaco Cassani ha scritto che il parere di Regione Lombardia «conferma in toto quanto stiamo dicendo da mesi» e ha polemizzato con chi «si affannava a riempire le pagine dei media e dei social di inutili parole, teorizzando complotti organizzati da “chi doveva controllare”, ovviamente colluso con l’Amministrazione Comunale». Anche sul fronte della polemica locale, non sarà l’ultimo scontro.
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