Il gran pranzo per la fine della guerra, come lo sognava il soldato
Tra tante cerimonie in vari paesi, una curiosa: dopo la commemorazione ufficiale ci sarà un pranzo ispirato al menù "sognato" dai soldati italiani prigionieri a Terezin, vicino a Praga
Cavaria con Premezzo ricorda il centenario del 4 novembre 1918, il “giorno della Vittoria”, la fine della inutile strage che insanguinò l’Europa.
Il paese lo fa con una commemorazione, una mostra storica e un curioso pranzo rievocativa.
La mostra sarà allestita all’Antico Palazzo Comunale di via Ronchetti, dal 1° al 4 di novembre: un’esposizione di cimeli storici (10-12.30, 15-18), che riporta non solo allo scenario del fronte ma anche alla vita quotidiana ai tempi della guerra.
Al 4 novembre si terrà invece la commemorazione ufficiale, con la Santa Messa (ore 11 a Premezzo) e il successivo corteo fino al monumento ai caduti.
Infine, l’evento più curioso: il pranzo al Circolo di Premezzo, ispirato al “menù del prigioniero”. Il 1é maggio 1918 un ignoto ufficiale italiano nel campo di prigionia di Terezin, in Polonia, disegnò un menù, una lista dei desideri per chi viveva ogni giorno la fame e il freddo dei campi austroungarici(che erano campi di prigionia, ma facevano i conti con la grande povertà dei tempi: l’Impero Austro-Ungarico soffrì la fame ancor più dell’Italia). “Salame, risotto, bistecca, purè, dolce, caffè, castagne, vino” è l’elenco delle portate che saranno proposte, nel ricordo delle fatiche di chi tornò. Costa 22 euro, prenotazioni al 3341040552.
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