Telecamere negli asili nido, passa la legge per incentivarne l’installazione

Si tratta di un provvedimento che prevede l'erogazione di contributi per favorire l'installazione su base volontaria di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso

telecamere

Il Consiglio regionale ha approvato con 57 voti a favore e 16 contrari la legge per incentivare l’installazione di telecamere all’interno degli asili nido della Lombardia.

Si tratta di un provvedimento che prevede l’erogazione di contributi per favorire l’installazione su base volontaria di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, all’interno dei nidi e micronidi, i cui dati di rilevazione dovranno essere disponibili esclusivamente per l’autorità giudiziaria. L’elenco delle strutture che si doteranno di tali sistemi di sorveglianza sarà consultabile e aggiornato in tempo reale sul sito della Regione.

Lo stanziamento attualmente previsto per l’installazione di telecamere a circuito chiuso è di 300mila euro per il 2019 e altrettanti per il 2020. La legge, però, prevede anche una serie di azioni finalizzate a individuare precocemente eventuali segnali di disagio nei minori presenti in queste strutture, anche mediante il supporto di specifiche campagne informative di sensibilizzazione e percorsi formativi mirati per gli operatori.

Per quanto riguarda la formazione degli operatori sono stati erogati 150mila euro nel 2018 e la stessa cifra è prevista per il 2019.

La legge approvata è nata dalle iniziative intraprese dopo i fatti di cronaca che hanno fatto emergere casi di maltrattamenti all’interno degli asili nidi. Un episodio tra questi era avvenuto anche in Provincia di Varese.

“Quello che abbiamo portato oggi in Aula – spiega il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali Emanuele Monti – è un provvedimento fondamentale per garantire in maniera efficace la sicurezza dei nostri figli, in un luogo importante come le strutture dove iniziano a crescere insieme ai loro coetanei”.

“La possibilità di installare telecamere negli asili nido conferma la volontà di Regione Lombardia di tutelare e salvaguardare il bene più prezioso per ogni famiglia e per l’intera società, i bambini – aggiunge Angelo Palumbo, consigliere di Forza Italia -. Un dovere morale che oggi onoriamo e che viene prima di qualsiasi assurda pretesa sindacale. La legge tutelerà quella stragrande maggioranza di insegnanti ed educatori che ogni giorno compiono con passione ed abnegazione il proprio compito”.

Critiche in aula dall’opposizione. “Installare telecamere nei nidi – commentano il capogruppo del Pd Fabio Pizzul e il consigliere Samuele Astuti – significa rinunciare alla libertà in nome della protezione. Quello che succede nel mito della caverna di Platone dove gli uomini chiusi nella caverna vedono solo le ombre, credono siano l’unica realtà, si sentono sicuri e vogliono restare lì. Preferiscono la sicurezza alla libertà. Ma non è questo il modo di fare educazione. Per educare è necessaria prima di tutto la libertà, è necessario un clima di fiducia, di condivisione fra insegnanti e famiglie. Solo un clima di fiducia genera un ambiente sicuro e positivo per la crescita dei bambini. Installare telecamere è il contrario di tutto questo. Significa affidarsi alla tecnica per esercitare un controllo e alimentare a priori un clima di sospetto. Per questo abbiamo detto un secco no al progetto di legge regionale”.

“La cronaca ci dice che eventuali violenze ai danni dei bambini che frequentano gli asili sono scoperte solo dopo molti mesi dalle denunce e grazie all’installazione di telecamere –ha detto Gregorio Mammì, annunciando il voto favorevole del M5Stelle-. Finanziando l’installazione della videosorveglianza diamo la possibilità alle forze dell’ordine, e solo a loro, di effettuare verifiche immediate, senza attendere mesi. È un modo questo, per evitare che le violenze possano prolungarsi inutilmente”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Novembre 2018
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