“Dietro al traffico illecito di rifiuti c’è la malavita ma anche la responsabilità dello Stato”
L’università Insubria di Varese ha ospitato Paolo Coltro per la presentazione di “Oltre Gomorra. I rifiuti d’Italia”, un libro-inchiesta che ricostruisce le zone d’ombra dietro il traffico dei rifiuti
Ci sono la camorra, imprenditori senza scrupoli, operatori corrotti ma, soprattutto, c’è una grande responsabilità dello Stato dietro l’espansione del traffico illecito dei rifiuti.
L’università Insubria di Varese ha ospitato Paolo Coltro per la presentazione di “Oltre Gomorra. I rifiuti d’Italia”, un libro-inchiesta che ricostruisce le zone d’ombra dietro il traffico dei rifiuti.
Nel 2017 la Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti ha accertato 261 incendi di impianti per il trattamento dei rifiuti nell’ultimo triennio, di cui 124 nel Nord Italia (il 47,5%). Nella sola Lombardia nel 2018 si sono verificati 20 incendi di impianti per il trattamento di rifiuti.
«Nelle commissioni parlamentari d’inchiesta è tutto scritto – ha spiegato l’autore che per scrivere il libro ha scavato nei documenti parlamentari -. Nella composizione delle leggi quadro che potevano frenare il traffico dei rifiuti ci sono stati colpevoli ritardi. Non si tratta solo di malavita ma anche di considerare le leggi un blocco allo sviluppo, oppure che ci sono organi dello stato inadatti, poche risorse per i controlli, istituti che non sono messi nelle condizioni di operare bene».
Oltre all’autore, sono interventi al dibattito il dottor Davide Corbella, responsabile della sezione di Polizia giudiziaria per i reati contro l’ambiente e la salute Procura della Repubblica presso il tribunale di Busto Arsizio; il professor Fabio Conti, ordinario di Ingegneria ambientale all’Università dell’Insubria e il dottor Giuseppe Muti, ricercatore di Geografia all’Università dell’Insubria.
Nel libro, che è una mappa delle aree in cui negli ultimi due decenni sono stati interrati e conferiti, illegalmente, i rifiuti speciali, viene raccontato cosa è accaduto in Campania negli anni passati in merito allo sversamento dei rifiuti industriali. Perrella, camorrista pentito che per primo denunciò il sistema di sversamento illegale dei rifiuti, ricostruisce, insieme con Coltro, la propria storia che si intreccia con quella criminale. Fornisce anche un lungo elenco di nomi, località, circostanze, scarti industriali molto pericolosi per l’ambiente e la salute.
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