Le parole non bastano, la politica deve sostenere il settore aeronautico

Leonardo recupera terreno nel settore dell’elicotteristica ma è rimasta al palo in quello dell’aeronautica. Resteghini (Fim Cisl dei laghi): «Un settore così importante per l’economia ha bisogno anche di un supporto strategico da parte della politica e del Governo»

leonardo

Pubblichiamo l’intervento di Graziano Resteghini, coordinatore della Fim CislLeonardo, divisione velivoli dello stabilimento di Venegono Superiore, più conosciuto come Aermacchi. Resteghini è un profondo conoscitore del settore aerospaziale sia per la sua grande esperienza di lavoratore del gruppo Finmeccanica – oggi Leonardo – che di sindacalista sempre disponibile al confronto. In molte occasioni è stato il promotore di incontri, convegni e dibattiti relativi all’organizzazione del lavoro compresa la nuova frontiera dell’industria 4.0.

________________________________________________

Circa un anno fa la mia organizzazione sindacale, la Fim Cisl dei Laghi, ha promosso un convegno per discutere sulla situazione delle aziende del settore aeronautico della provincia di Varese. A partire dal titolo “La Provincia con le Ali vuole volare – Serve ora una politica di rilancio” si sono confrontati con Adria Bartolich, segretaria generale della Cisl dei Laghi, e Michele Zanocco, segretario nazionale della Fim Cisl, i rappresentanti delle quattro forze politiche più rappresentative del nostro territorio, Alessandro Alfieri per il PD, Lara Comi per Forza Italia, Giancarlo Giorgetti per la Lega e Stefano Bianco per i 5 Stelle.

La nostra opinione era, ed è tuttora, che un settore così delicato e importante per l’economia -sia locale che nazionale – abbia bisogno, oltre che di tecnologia e competenze, anche di un supporto strategico da parte della politica e del Governo. Su questo, seppure con sfumature diverse, i politici si erano dichiarati tutti d’accordo.

Ora, dopo le elezioni e la nascita di un nuovo Governo, dobbiamo constatare che le parole spese allora sono rimaste lettera morta: Leonardo è riuscita a recuperare terreno nel settore dell’elicotteristica ma è rimasta al palo in quello dell’aeronautica. Questo in piena autonomia mentre la politica, invece, lancia messaggi contraddittori sui programmi di investimento per i mezzi dell’Aeronautica Militare e nel campo della ricerca e sviluppo. Anzi, come in filigrana, si svela un tentativo di condizionare le scelte di Leonardo in chiave elettoralistica, spingendo la dirigenza a interventi e investimenti in alcune realtà territoriali della nazione.

In questi ultimi anni chi vive nello stabilimento di Venegono è stato capace di far volare due prototipi e di produrre una buona quantità di velivoli che sono stati venduti a diverse forze aeree. Non solo, ci si è distinti anche nel settore civile, diventando leader nella produzione delle nacelles dei motori a reazione. Queste capacità, insieme a quelle della divisione elicotteri, sono figlie di un territorio che ha visto nascere oltre cento anni fa aziende che hanno poi generato competenze, capacità professionali e imprenditoriali in sinergia con un sistema scolastico e universitario di eccellenza. L’ingresso in Finmeccanica-Leonardo è stato un percorso complesso, a volte contrastante, ma certamente decisivo per la permanenza in un settore dove non ci si può permettere l’autoreferenza: la recente esperienza di Piaggio Aerospace, che rischia di compromettere ulteriormente l’equilibrio del bilancio di Leonardo, ne è la prova.

Ora appunto questo equilibrio rischia di essere banalmente compromesso dalla superficialità con la quale un sistema politico “inesperto e impreparato” va avanti a slogan senza una visione d’insieme. Chi è venuto a rappresentare la politica al nostro convegno, e adesso è al Governo, dovrebbe interrogarsi se sta facendo veramente il bene del suo territorio.

Proprio in questi giorni la città di Tradate ha intitolato un largo del suo territorio a Ermanno Bazzocchi, l’ingegnere che ha progettato i velivoli che hanno segnato la storia dell’Aermacchi: non voglio sembrare un nostalgico ma le persone come l’ingegner Bazzocchi (gente d’altri tempi vengono chiamate) hanno saputo giocare un ruolo determinante per le aziende e il territorio perché erano capaci di vedere oltre il quotidiano con uno sguardo d’insieme e sopratutto avevano dei “sogni” per i quali erano disposti a gettare il cuore oltre la siepe. Oggi siamo più propensi a fidarci delle tecnologie, mistifichiamo il progresso riempiendoci la bocca del 4.0, senza capire che il fondamento di questo nuovo mondo tecnologico è sempre la centralità dell’uomo con le sue competenze, abilità e attitudini.

Al centro: come Ermanno Bazzocchi viene ritratto in questa fotografia il 12 agosto 1976 mentre personalmente fa gli ultimi controlli in preparazione del primo volo del prototipo dell’MB339. Altri tempi direte voi: penso sia più giusto dire altri uomini, e dovremmo ispirarci a loro per rilanciare la nostra Italia.

Su questi argomenti penso che noi, come lavoratrici e lavoratori del settore aeronautico, dovremmo riflettere per chiedere con forza maggiore attenzione, più impegno e rispetto dai nostri dirigenti e governanti. Non siamo mai stati inclini, come altri, a piangerci addosso chiedendo di essere privilegiati. Siamo sempre stati coscienti che le regole economiche e di mercato non possono essere aggirate, ma oggi siamo nelle condizioni di dover chiedere attenzione, non assistenza, per non compromettere un sistema che è determinante per la tenuta economica e occupazionale del nostro territorio.

Le persone che lavorano a Venegono, tra cui molti in somministrazione o in appalto, hanno la necessità di avere delle garanzie e queste possono venire solo con il lavoro. Su questo misureremo le scelte e gli interventi della direzione di Leonardo e del Governo.

di
Pubblicato il 23 Gennaio 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.