“Minacciare di portare via i figli alle famiglie sinti è un atto irresponsabile”

Sinistra per Gallarate contesta "le bugie del sindaco", a partire dalla piscina per arrivare alle "mille proprietà e propagandate ricchezze non esistono"

Cécilie Kyenge campo sinti Gallarate

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Sinistra per Gallarate sulla questione sinti, che risponde alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale pubblicate martedì

TUTTE LE BUGIE DEL SINDACO

Tutto iniziò con la jacuzzi, poi essersi rivelata una piscina in plastica rattoppata.
Poi vennero le dichiarazioni sulle mille proprietà e conti bancari delle famiglie sinte, che evidentemente per puro masochismo restavano a vivere in casette mobili confortevoli ma di 40 metri quadrati.
Poi venne lo sgombero, che ha reso l’area un cumulo di macerie e di rifiuti, che l’amministrazione è tenuta a bonificare (spendendo altre decine di migliaia di euro di soldi pubblici).
E naturalmente i conti che non tornano, col sindaco che dichiara di avere speso 40mila euro, mentre siamo già a oltre 130.000 (con gli straordinari dei vigili che ora il comune non vuole pagare).
Adesso siamo alla farsa. Come nella canzone di Branduardi “Alla fiera dell’est”, venne il sindaco che sconfessò l’assessore, che sconfessò il capogruppo padano, che al mercato mio padre comprò.
Il comune ha ormai preso atto che le mille proprietà e le propagandate ricchezze non esistono. Tant’è che il dirigente dei servizi sociali ha incontrato le famiglie alla ricerca di possibili soluzioni e aiuti. Non ha la bacchetta magica, ma almeno riconosce il problema, che dalla stessa amministrazione è stato creato.
Negli incontri il dirigente ha messo nero su bianco che i minori non li tocca (e ci mancherebbe). Nonostante “carta canta”, il sindaco e l’assessore un giorno negano che ci sia questa frase e il giorno dopo la trasformano in una dichiarazione delle famiglie, quando dai verbali sottoscritti si legge chiaramente: “osservazioni contestuali dei Servizi Sociali di cui i firmatari prendono atto”. A prendere atto cioè di quella dichiarazione sono le famiglie.
L’uso dei minori per fare propaganda e minacciare le famiglie e particolarmente odioso. Qualunque genitore sa di essere disponibile a sopportare tutto, tranne che si tocchino i figli. Su questo si perde il lume della ragione.
Minacciare di portare via i figli è un atto irresponsabile, che vuole provocare l’incidente, la reazione.
Le famiglie nonostante questa minaccia ripetuta, quando la loro più importante preoccupazione è superare questa esperienza drammatica proteggendo i propri figli, non sono cadute nella trappola.
Probabilmente il sindaco anziché rallegrarsene, se ne dispiace.
Non si potrebbero altrimenti spiegare le sue ripetute menzogne sull’argomento, il continuo ripetere dell’intervento sui minori, sul loro allontanamento, quando anche i servizi sociali hanno scritto e sottoscritto l’esatto opposto.

Sinistra per Gallarate – Liberi e Uguali

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Gennaio 2019
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