I tempi della “Zamberletti” sembrano davvero finiti
Oltre Varese. Pensieri smartphone (di Federico Bianchessi)
La chiamavano la “Zamberletti”. La “vecchia, cara Zamberletti”. Era l’uniforme da campagna che il Corpo Forestale dello Stato aveva adottato una ventina d’anni fa con la grande Protezione Civile creata dal ministro varesino. La scomparsa della figura politica più stimata della storia recente della città – e lo dimostra il rimpianto unanime manifestato in questi giorni in ogni parte d’Italia, a ogni latitudine geografica e anche di idee – è stata purtroppo preceduta dal ridimensionamento del suo sogno. Prima abolita la divisa, poi la Forestale assorbita – tra infinite perplessità e non poche nostalgie – nei Carabinieri. E che qualcosa sia cambiato nella Protezione civile – pur rimasta ad altissimi livelli di efficienza in caso di catastrofi – lo abbiamo avuto sotto gli occhi nei giorni dei roghi nei boschi. Vigili del Fuoco in prima linea, eroici ma soli. Come prescrive la legge, del resto. E la Forestale? E il coordinamento operativo di tutte le forze? I tempi della “Zamberletti” sembrano davvero finiti nell’armadio delle divise d’epoca.
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