Benecchi: «Il Varese ha un futuro»
Al termine della gara contro il Ferrera Erbognone, il presidente del Varese si è soffermato per fare il punto sulla situazione societaria

Dopo la sconfitta 3-2 subita dal Ferrera Erbognone, il presidente del Varese Claudi Benecchi ha parlato a lungo, spiegando la situazione attuale della società.
Il primo aspetto analizzato è stato il ritorno in campo della squadra dopo un lungo periodo: «Oggi la società ha deciso di giocare e la convocazione è stato il mezzo ufficiale per farlo. Questo è un’evidente dimostrazione rispetto a una possibile soluzione a livello societario che i giocatori hanno capito, condiviso e hanno voluto supportare con il loro impegno. Sicuramente ci saranno le convocazioni anche per mercoledì (contro l’Union Villa a Cassano Magnago, ndr). Anche gli allenamenti si terranno a Viggiù grazie al presidente della società di casa, Andrea Stocco».
Un segnale, quello della gara giocata, che porta alla trattativa societaria, come ammette lo stesso Benecchi: «Le garanzie e le verifiche ai giocatori sono state date, sono concrete. Ci sono delle soluzioni e opzioni, più di una, che stiamo perfezionando anche se è prematuro dire chi, cosa e quando. Ovvio che dobbiamo definire in brevissimo tempo perché le scadenze sono impellenti. Mariella Meucci è una cara amica, un valido supporto nella trattativa in corso».
Tornando sulla lunga e inconcludente trattativa con l’avvocato italo-tedesco Enrico Fadani invece il presidente biancorosso spiega qualche retroscena: «La trattativa con Fadani è tramontata perché è stato un progetto che non è stato supportato adeguatamente a livello economico, che inizialmente era stato dato come certo. La trattativa in corso non è semplice, la parte economica è importante. Chiaro che ci sono diversi aspetti da valutare e portare a termine, ma chi è interessato deve essere pronto anche a supportare i debiti».
Sui prossimi mesi del Varese, le parole di Benecchi sono secche: «Vedo sicuramente un futuro del Varese, così come ho sempre detto. Ai genitori dei ragazzi del Varese ho da dire che i loro figli sono la nostra risorsa più grande. Purtroppo la mancata copertura economica ha portato delle conseguenze come la chiusura di Varesello, ma stiamo intervenendo per riaprire al più presto possibile il centro allenamenti. Quando si deve far ripartire una macchina come il Varese, non si può scorporare in parti».
In conclusione, Benecchi non si tira indietro: «Credo in Varese, nella squadra e nella città. La mia è stata una scelta di coerenza e di passione. Lo rifarei, ma non mi farei distrarre come capitato o avrei potuto intervenire più velocemente».
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