Il Parlamento europeo approva le nuove norme sul copyright

Secondo gli obiettivi dell'Ue la direttiva intende garantire che diritti e obblighi del diritto d'autore di lunga data si applichino anche online

parlamento europeo

I deputati del Parlamento europeo hanno approvato la direttiva sulle nuove norme del copyright con 348 voti favorevoli, 274 contrari e 36 astensioni. Si conclude così il processo legislativo, iniziato nel 2016. Spetterà ora agli Stati membri, nelle prossime settimane, approvare la decisione del Parlamento.

Secondo gli obiettivi del Parlamento la direttiva intende garantire che diritti e obblighi del diritto d’autore di lunga data si applichino anche online. YouTube, Facebook e Google News sono alcuni dei nomi di gestori online che saranno più direttamente interessati da questa legislazione. La direttiva, infatti, mira ad aumentare le possibilità dei titolari dei diritti, in particolare musicisti, artisti, interpreti e sceneggiatori (creativi) e editori di notizie, di negoziare accordi migliori sulla remunerazione derivata dall’utilizzo delle loro opere presenti sulle piattaforme Internet.

Le piattaforme Internet saranno direttamente responsabili dei contenuti caricati sul loro sito, dando automaticamente agli editori di notizie il diritto di negoziare accordi per conto dei giornalisti sulle informazioni utilizzate dagli aggregatori di notizie.

Il parlamento ha tuttavia previsto alcune disposizioni per garantire alcuni spazi di libertà di espressione di Internet. La condivisione di frammenti di articoli di attualità, infatti, è stata espressamente esclusa dal campo di applicazione della direttiva, essa può continuare esattamente come prima. Tuttavia, la direttiva contiene anche delle disposizioni per evitare che gli aggregatori di notizie ne abusino. Lo “snippet” può quindi continuare ad apparire in un newsfeed di Google News, ad esempio, o quando un articolo è condiviso su Facebook, a condizione che sia “molto breve”.

Invece, il caricamento di opere protette per citazioni, critiche, recensioni, caricature, parodie o pastiche è stato protetto ancor più di prima, garantendo che meme e GIF continuino ad essere disponibili e condivisibili sulle piattaforme online.

Nel testo viene inoltre specificato che il caricamento di opere su enciclopedie online in modo non commerciale come Wikipedia, o su piattaforme software open source come b, sarà automaticamente escluso dal campo di applicazione della direttiva. Le piattaforme di nuova costituzione (start-up) saranno soggette a obblighi più leggeri rispetto a quelle più consolidate.

Infine, la direttiva consentirà l’utilizzo gratuito di materiale protetto da copyright per preservare il patrimonio culturale. Le opere fuori commercio possono essere utilizzate quando non esiste un’organizzazione di gestione collettiva che possa rilasciare una licenza.

L’accordo sostenuto dal Parlamento deve essere ancora formalmente approvato dal Consiglio dei Ministri UE. Entrerà in vigore due anni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Marzo 2019
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