Pedemontana finisce le compensazioni: “Solbiate è il primo comune in cui succede”
Una piazza, nuova vegetazione e accessi rifatti alla valle. A Solbiate Olona si sono concluse le compensazioni per il passaggio della Pedemontana: "Fa piacere vedere qualcosa che non sia solo di asfalto"

Una piazza tutta nuova, accessi alla ciclabile della Valle Olona tornati a splendere e nuovi alberi. È questo che Pedemontana consegna a Solbiate Olona, chiudendo ufficialmente le opere di compensazione dovute per la costruzione dell’autostrada che attraversa il territorio. Un passaggio particolarmente significativo perchè è il primo caso di opere di compensazione completamente concluse legate al travagliato progetto dell’autostrada che punta a collegare la nostra provincia a Bergamo.
«Abbiamo avuto un lungo e costante dialogo con i vertici dell’azienda -racconta oggi il sindaco Luigi Melis- ma possiamo finalmente dire che le opere sono concluse e che avanzano altri 200.000 euro con cui potremo intervenire su altri progetti». Inizialmente infatti il progetto prevedeva di realizzare un parchetto nell’area della zona industriale «ma solo per l’esproprio dei terreni sarebbe andato il 50% delle somme a disposizione». Così l’amministrazione ha iniziato a ragionare con l’azienda e alla fine «abbiamo concordato gli interventi in piazza San Gervaso, allo storico percorso che porta al fondovalle e alla collinetta che poggia sul fondovalle».
Il tutto per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro ma grazie ai risparmi delle gare d’appalto sono avanzati circa 200.000 euro, ora nella disponibilità delle casse del comune. E l’amministrazione ha già deciso come spenderli: «in giunta abbiamo già approvato il progetto per andare a sistemare la celebre scaletta di Solbiate».
«Noi abbiamo fatto la nostra parte e mi fa piacere che siate contenti per quello che è il risultato finale» commenta il direttore generale di Pedemontana, Giuseppe Sambo, che ricorda come «di opere di compensazione ne abbiamo molte in cantiere e molte altre ancora da realizzare». In questo senso «molte di queste riguardano strade e nuovi accessi viabilistici» ma «ogni tanto fa piacere vedere qualcosa che non sia solo di asfalto».
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