Caja: “Chiusa con dignità una bella avventura internazionale”

L'allenatore della Openjobmetis dispiaciuto per il cattivo avvio, sottolinea però anche i 30' di buona difesa. Wucherer ritroverà Pozzecco in finale: "Ricordo il suo lato pazzo, contento di rivederlo"

basket pallacanestro varese

CAJA 1 – Archie

La riattivazione di Archie è andata bene: aveva fatto due buoni allenamenti e bisogna dire che il nostro staff medico ha fatto un ottimo lavoro per riportarlo in campo. Per me non è una sorpresa perché lo avevo già visto bene: ha dimostrato di poter riprendere il ritmo, e la sua è stata una buona risposta sul campo.

CAJA 2 – Coppa Dignità

Anche la panchina ha dato risposte interessanti: dopo un inizio negativo in cui i tedeschi non ci hanno regalato niente siamo stati tenaci, siamo rientrati in partita e abbiamo chiuso la coppa con una prova molto dignitosa. Come dignitoso è stato il nostro percorso di sei mesi: un cammino eccellente, un’esperienza ottima che ci ha aiutato. Sono contento di averla chiusa giocando bene contro un’avversaria di ottimo livello.

CAJA 3 – A Cantù ci porteremo…

Cantù è molto vicina, dobbiamo portarci dietro la nostra difesa che è stata buona per 30′ dopo un avvio duro per quello che è successo all’inizio, dove purtroppo è emersa l’inesperienza di Avramovic. Ci portiamo il gioco collettivo, la fluidità in attacco. Abbiamo provato a dare palla a Cain ma la qualità dei passaggi non è sempre pulita: non voglio colpevolizzare nessuno, in questo senso abbiamo qualche limite. E nel secondo tempo abbiamo migliorato da 3: Varese ha chiuso la gara al 28% che non è una grande cosa ma sicuramente è stata migliore rispetto alla prima parte.

La Openjobmetis ritrova Archie e saluta la coppa con un KO di misura

WUCHERER 1 – Felici della finale

Siamo molto contenti di essere arrivati in finale: abbiamo giocato abbastanza bene nel primo quarto, poi ho dato spazio a diverse rotazioni ma ci intressava comunque vincere la partita. Missione compiuta per noi.

WUCHERER 2 – Io e il Poz

Ho giocato con Pozzecco (che sarà con Sassari l’avversario in finale dei tedeschi ndr) due anni proprio a Varese, ricordo bene il suo lato “pazzo” e per me che ero una guardia non era sempre facile giocare perché bisognava capire dove andava a finire la palla. Non lo vedo da tanto tempo, sono contento di ritrovarlo. Allenare è diverso rispetto a giocare, però ho visto che la sua squadra sta facendo bene.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Aprile 2019
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