Tra giochi, pianoforti e robot: il primo TedX di Busto Arsizio è un successo

La prima edizione di TedX Busto Arsizio ha trattato il tema delle connessioni in una location di grande rilievo come il campus reti

tedX busto Arsizio 2019

Buona la prima per TedX Busto Arsizio. Nella location straordinaria del Campus Reti, piccola-grande perla nascosta tra il centro di Busto e la stazione Nord, è andato in scena il primo ciclo di conferenze Ted indipendenti della città.

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TedX Busto Arsizio, gli speaker 4 di 12

Visto che il tema principale dell’evento sono state le connessioni, non disperate se ve lo siete perso: il tutto è stato registrato e caricato successivamente nel database mondiale delle conferenze Ted, senza contare l’aggiornamento continuo e scrupoloso dei social di TedXBustoArsizio.

Ad alternarsi sul palco 12 speaker che hanno fatto della propria vita una lezione per gli altri e non aspettavano altro che questa giornata per raccontare e ispirare. Aiutati da due presentatori d’eccezione: l’organizzatore Lorenzo Beliusse, colui che ha ottenuto la licenza per un Ted indipendente, e una madrina che è simbolo delle eccellenze della città, Anna Prandoni, scrittrice e giornalista bustocca da quindici anni in prima linea nel raccontare la storia dell’alimentazione e la sua influenza sulla cultura italiana.

Già presentatrice di TedXArezzo, non ha potuto nascondere l’emozione di essere protagonista nella sua città natale: «Buongiorno Busto! Era da anni che sognavo di esordire così! Amo la mia città e ne conosco bene i limiti. Credo però che lo spirito internazionale e aperto di quest’evento siano un modo unico di capire come il mondo si possa vedere da tanti punti di vista differenti. Dopo un TedX non si è più gli stessi: si aprono nuovi orizzonti e ci si connette al mondo».

Iniziando con Ezio Fregnan, (Esperto di Automazione Industriale e Robotica), che ha usato i suoi 18 minuti per parlare di come i robot abbiano fatto passi da gigante, tanto da inserirli nella didattica scolastica, avvicinandola alle esigenze dei giovani, per poi passare al pianoforte di Davide Locatelli e la connessione tra la musica e i videogiochi. Particolarmente toccante la storia del sardo Massimiliano Sechi, nato privo di braccia e gambe senza che questo gli abbia impedito di essere premiato come Cavaliere della Repubblica da Sergio Mattarella, ma soprattutto di essere un ragazzo felice.

Connesse al territorio (perché di stanza a Busto) le esperienze di Luca Borsa, game-designer che anche da adulto non ha mai smesso di “saper giocare”, e quella della psicologa Nicoletta Travaini, che ha raccontato la sua vita di accettazione e comprensione del dolore.

Fino ad arrivare a Marco Confortola, che anche dopo aver perso tutte e dieci le dita dei piedi non si è dato per vinto, reimparando prima a camminare per poi ritornare a sciare ed arrampicare, attività strettamente connesse al suo lavoro di guida alpina. Una prima giornata che può essere definita un successo, che ha mostrato a Busto di cosa è fatto il mondo e viceversa: connessioni, tangibili o invisibili, ma sempre con una prospettiva espansiva al loro interno.

È vero, il primo TedX, come ha detto Anna Prandoni, ti cambia la vita e sicuramente ha cambiato la vita dei fortunati che hanno potuto assistere a questa prima edizione. «TedX è fatto da persone straordinarie – dice Lorenzo Beliusse- che incontrano altre persone straordinarie, che guardano al futuro in modo nuovo. Ci piace pensare che le connessioni siano tra di noi che abbiamo dato il via a questo viaggio, ma anche con la città che sta rispondendo alla grande agli stimoli che le abbiamo mandato».

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Pubblicato il 13 Aprile 2019
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