La carie nei bambini: a ogni età la giusta prevenzione
La carie è la malattia cronica più diffusa tra i bambini occidentali: i consigli dei pediatri per prevenirla, tra pulizie adeguate e sigillature per i molari appena spuntati

Nei paesi occidentali la seconda malattia più comune dopo il raffreddore è la carie dentale, che tra i bambini è la patologia cronica più diffusa. La carie è una vera e propria malattia, causata da batteri che trasformano i carboidrati in acidi che a loro volta demineralizzano i denti per colpire inizialmente lo smalto (la parte più esterna del dente) e poi progressivamente i tessuti più interni: dentina e polpa.
Fattori che facilitano l’insorgenza di carie possono essere la composizione della flora batterica del cavo orale, una dieta troppo ricca di carboidrati o con troppi spuntini fuori orario e la predisposizione individuale, dovuta a fattori genetici o all’assunzione di particolari farmaci.
Oltre alla prevenzione in gravidanza, ecco alcune mosse per combatterla consigliate ai genitori dai pediatri dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
0-6 MESI
Pulire la bocca del neonato, incluse le gengive, dopo ogni pasto, con una garza umida
6-23 MESI
Dopo l’eruzione dei primi dentini iniziare ad utilizzare uno spazzolino piccolo, con setole morbide, per l’igiene orale del bambino.
Evitare l’utilizzo di biberon con latte o camomilla per andare a dormire e anche l’uso del ciuccio con il miele e in generale seguire un’alimentazione povera di zuccheri semplici.
DAI 2 ANNI
Lavare i denti tre volte al giorno dopo i pasti principali, anche con uno spazzolino, anche roto-oscillante.
Pulire gli spazi tra un dente e l’altro con il filo interdentale.
Inizialmente la carie è indolore, quindi per scoprirla precocemente una valida alleata è l’abitudine di effettuare controlli periodici dal dentista, già dalla prima infanzia.
DAI 6 ANNI
Valutare con il dentista di fiducia la possibilità di “sigillature preventive” dei solchi normalmente presenti sulla superficie dei denti definitivi, soprattutto per i molari permanenti. La procedura è semplice, raccomandata dalle Linee guida del Ministero della salute e viene eseguita con materiali a base resinosa o cementi vetroionomerici.
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