Dopo il blocco, il Boeing B737Max di Air Italy torna a Malpensa
Lo scorso inverno, dopo i due gravi incidenti ad aerei della casa di Seattle, le autorità dell'aviazione avevano bloccato tutti gli esemplari. Sei mesi dopo, un 737Max rientra in brughiera (con regole speciali)
Torna a Malpensa un Boeing 737Max di Air Italy, da mesi bloccato dopo che le autorità dell’aviazione hanno messo a terra il modello della casa di Seattle, a seguito di due incidenti – 346 morti totali – imputati alla macchina.
Dopo tre mesi di lunga trafila burocratica e tecnica, Air Italy ha riportato a Malpensa l’esemplare EI-GFY (il volo è stato “intercettato£ anche dagli appassionati di Aeroporti Lombardi).
L’aereo è decollato dal Cairo questa mattina, lunedì 9 settembre, verso le 8.45. È rientrato in Italia seguendo rigidissime procedure delle autorità di vigilanza della sicurezza aerea, che prevedevano limitazioni in termini di quota e di velocità (300 nodi di velocità di crociera, circa 550km/h, quota di 5500 metri). Ovviamente ora rimarrà negli hangar in attesa dello sblocco dei B737 da parte delle autorità.
L’esemplare EI-GFY fotografato alla presentazione pubblica del primo 737Max di Air Italy a Malpensa.Le procedure di verifica sui B737Max dovrebbero protrarsi fino ai primi mesi 2020, secondo le previsioni più aggiornate a seguito degli incontri tra Boeing e autorità di vigilanza della sicurezza dei diversi Paesi (tra cui Usa e Unione Europea). Il gruppo Boeing ha contabilizzato oneri straordinari per 7 miliardi di dollari nei propri bilanci ma il costo per il gigante di Seattle dovrebbe crescere ancora. La certificazione potrebbe arrivare nel 2019 negli Usa, con alcune compagnie intenzionate a ripartire al più presto, mentre la certificazione europea da parte di EASA potrebbe appunto richiedere ancora alcuni mesi in più.
Air Italy ha sostituito i suoi B737Max ricorrendo a nuove partnership e noleggi.
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