Conte alla Camera per chiedere la fiducia: “Molte sfide ci attendono”

Giuseppe Conte ha presentato le linee programmatiche del nuovo governo. Nel pomeriggio il voto di fiducia

giuseppe conte camera

Il governo Conte Bis debutta. Il Presidente del Consiglio in mattinata ha presentato alla Camera il programma di Governo del nuovo esecutivo. Il presidente del Consiglio ha parlato per più di un’ora.

Una fiducia che dovrebbe arrivare senza problemi e certificare la nuova maggioranza tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali. Fuori dall’aula, nel frattempo, la protesta di Lega e Fratelli d’Italia che con Forza Italia si schiereranno contro il governo.

Una delle questioni principali sul piatto è quella della manovra economica. «Sono molte le sfide che ci attendono – ha detto Conte – a partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza» e il cui scopo principale «è «evitare l’aumento dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale». In questo senso il Premier ha spiegato che l’obiettivo del governo è quello che «le tasse le paghino tutti ma meno».

Inevitabile un passaggio sull’Europa sulla quale Conte sottolinea la necessità di «migliorare il patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici, e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale».  Il premier poi parla dell’autonomia che sarà «giusta e cooperativa», del taglio dei parlamentari che «dovrà essere accompagnata da un percorso di garanzia costituzionale» e l’immigrazione. In questo campo Conte annuncia che il governo punterà «non più ad un approccio emergenziale ma strutturale anche attraverso una normativa che persegua la lotta al traffico di persone e all’immigrazione clandestina, ma che affronti più efficacemente i temi dell’integrazione per coloro che hanno diritto a rimanere e dei rimpatri per coloro che non hanno tale diritto. Rivedremo la disciplina relativa alla sicurezza alla luce delle osservazioni formulate dal presidente della Repubblica. Non si può più prescindere da un’effettiva solidarietà con gli altri paesi europei».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2019
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