La segretaria dei Beatles si racconta: “Ero la ragazza più invidiata degli anni ’60”

Freda Kelly ha raccontato del periodo d'oro del rock'n' roll, di sé e di quei quei quattro ragazzi da un punto di vista interno, quotidiano e anche sliricizzato

frida kelly albizzate

«Avevo diciassette anni quando vidi i Beatles per la prima volta. Lavoravo in un locale vicino al Cavern Club e mi era stato detto che lì le band suonavano all’ora di pranzo: appena entrata, ho visto quei quattro ragazzi e le prime cose ad affascinarmi furono la loro bellezza, il loro stile – diverso da tutti quelli degli altri – ed i capelli lunghi, diversi, facevano una grande confusione sul palco; in più il pubblico poteva chiedere che venissero suonate canzoni, non necessariamente scritte da loro».

La ragazza più invidiata degli anni Sessanta ad Albizzate, per una sera soltanto: Freda Kelly, la segretaria dei quattro ragazzi di Liverpool, martedì 8 ottobre è stata ospite per un incontro a tema Beatles, tra musica e ricordi di Paul, John, George e Ringo.

L’organizzazione della serata è stata resa possibile grazie ad Adelio Airaghi, presidente di Volarte Italia. A moderare l’incontro il direttore del “Giorno” Sandro Neri e Gianmarco Airaghi.

I suoi racconti sono stati inframezzati da performance live di alcuni brani memorabili dei Fab Four, tra l’emozione di una sala gremita di fans di tutte le età ed il canticchiare divertito, in sottofondo, di Freda Kelly.

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Freda, di origini irlandesi, si è trasferita con la famiglia a Liverpool nel 1958: «In quegli anni in una città portuale ed affascinante come Liverpool c’erano ben trecento musicisti, tutti i ragazzi erano in una band».  La prima volta che li vide fu il 1961, poco prima che tornassero per la seconda volta ad Amburgo, quando ancora Ringo Starr non era nel gruppo.

A proporle il lavoro da segretaria fu Brian Epstein (lo storico manager del gruppo), ma come la prese suo padre? Inizialmente non voleva perché «non si vestivano bene», inoltre era convinto che quel lavoro sarebbe durato solo un anno. «Non era mai stato fan dei The Beatles», racconta Freda Kelly, «preferiva l’opera»; ma lei gli chiese: «Dammi un anno per lavorare con loro e poi vediamo». E poi, si sa, quel lavoro è durato molto di più. Inoltre, Freda Kelly gestiva anche il fan club dei The Beatles, che stava molto a cuore a tutti i componenti della band.

Il mito dei Fab Four è ormai un’epopea musicale ancora sessant’anni dopo, ma quando viene chiesto alla loro segretaria come fossero i The Beatles fuori dalla scena musicale, nel loro quotidiano, la Kelly risponde che erano semplicemente come tutti gli altri esseri umani. «George, Paul e Ringo facevano a gara per riportarmi a casa dal lavoro quando non passavano più i bus, John non si proponeva perché ci vedeva poco e non amava mettersi spesso al volante. A volte erano di buon umore, altre volte un po’ lunatici…insomma, come tutte le persone normali».

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Come è stata la sua vita dopo lo scioglimento dei The Beatles? «Era come crescere e tornare ad una vita normale: mi sono sposata, ho avuto due figli, i gatti ed un cane. Poi, quando mia figlia ha avuto mio nipote mi sono resa conto che mi vedeva semplicemente come una vecchia nonna, non sapendo nulla del mio passato. Così è nata la decisione di registrare un piccolo documentario per mio nipote, dove raccontavo chi ero stata e per chi avevo lavorato». Ed il resto è storia – conclude la Kelly – perché, poi, quel piccolo documentario è diventato Freda, la segretaria dei Beatles, il film uscito nel 2014 e che ha permesso di riscoprire la sua figura così vicina ai veri John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr.

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 08 Ottobre 2019
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