L’accesso agli atti è ridotto: Beccari si rivolge alla Presidenza del Consiglio
Il capogruppo di opposizione Selvino Beccari contesta la decisione del sindaco di limitare a un'ora alla settimana la possibilità di accedere agli atti
Il diritto a esercitare il proprio ruolo di consigliere comunale è alla base del ricorso presentato alla Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dal capogruppo di opposizione Selvino Beccari della lista Viva Gavirate.
Il motivo era già stato espresso nel testo di un’interrogazione diretta al Sindaco Alberio, interrogazione che Selvino Beccari ha superato con il ricorso:
«il sottoscritto assume che nel caso specifico la limitazione posta dal Sindaco di Gavirate dottoressa Alberio con la lettera di cui sopra in data 5 agosto 2019 sia eccessiva e tale da compromettere realmente la facoltà di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali per lo svolgimento della propria attività istituzionale disciplinata per legge, ex art. 43, comma 2, del Testo Unico degli Enti Locali.
Il sottoscritto consigliere rileva che codesta Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi in precedenti provvedimenti aveva ritenuto
congrua e ragionevole la determinazione da parte di varie amministrazioni comunali di un orario limitato e definito per l’accesso agli atti da parte dei
consiglieri comunali così contemperando le diverse ragioni: quelle degli uffici che debbono provvedere allo svolgimento della propria istituzionale attività e quella dei consiglieri comunali che devono poter svolgere attività di controllo.
La limitazione che con il presente ricorso si porta all’esame della Commissione Per l’Accesso ai Documenti Amministrativi è sproporzionata ed irragionevole in quanto limita di fatto grandemente lo svolgimento del mandato istituzionale del consigliere comunale; la limitazione all’accesso da parte dei consiglieri non contempera le diverse esigenze ma sacrifica la funzione istituzionale, disciplinata per legge, dei consiglieri; peraltro, per
mera ipotesi, non sarebbe né meritevole nè giustificativo che a fronte di richieste di accesso eccessive, per tempi e modi, svolte da un consigliere,
l’amministrazione comunale risponda per reazione limitando oltre ogni ragionevolezza il diritto dei consiglieri allo svolgimento del proprio
mandato.
Una sola ora un solo giorno alla settimana per l’accesso ai documenti costituisce senza dubbio una condizione irragionevole e limitativa delle prerogative dalla legge statuita per i consiglieri».
Il consigliere Beccari, quindi, attende ora una risposta dalla Commissione.
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