Canova vs. Thorvaldsen: grande scultura e pittura alle Gallerie d’Italia di Milano

Fino al 15 marzo la sede museale milanese mette a confronto grandi capolavori

Arte - Mostre

Viva emozione alle Gallerie d’Italia di Piazza della Scala a Milano, fino al 15 marzo 2020, per l’esposizione che confronta e contrappone l’opera dei due massimi esponenti della scultura mondiale a cavallo tra Sette ed Ottocento: il trevigiano Antonio Canova ed il danese Bertel Thordvalsen, artisti operanti in Roma.

La mostra, neanche a dirlo, è di qualità eccelsa, con un percorso che culmina nelle opere in marmo di Carrara ma che è ben intervallato da disegni, bassorilievi, cesellature e soprattutto da tele ad olio con le quali alcuni tra i maggiori artisti del periodo vollero celebrare i due padri della scultura moderna. Spesso si tratta di scambi di lavori in amicizia, con il pittore che celebra l’amico scultore in un dipinto e che viene ricambiato dallo stesso con una figura nel marmo. Che ritratti! Un vero viaggio nella bellezza virile.

Se all’ingresso si procede lungo il perimetro l’attenzione cade presto sui pittori, tra i quali si distingue Gaspare Landi, con un ritratto di Canova del 1806 proveniente dalla romana Galleria Borghese. Di François-Xavier Fabre sono esposti tre ritratti di grandi esponenti della cultura del tempo: Canova, Alfieri e Foscolo. Provenienti dai Musei Civici di Arte e Storia di Brescia spiccano due bassorilievi del 1821: “Il Giorno” del Danese e “La Notte” del Trevigiano. Vicino a questi, in una teca, la “Medaglia Thorvaldsen”, cesellata in oro nel 1838 dal danese Christien Christensen.

Su tutti forse emerge la grande maestria e dettaglio di Giacomo De Maria nel suo bassorilievo in marmo “Il genio della liberalità”, del 1789, proveniente dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna. E poi ancora il maestro di Copenaghen con la bellezza adonica della testa in marmo dell’amico pittore, il romano Vincenzo Camuccini, opera del 1810. Spettacolo.

Culmine dell’esposizione è il confronto, al centro della sala, tra due riconosciuti capolavori: quello di Canova “Le Tre Grazie” (1817) proveniente dal Museo Hermitage di San Pietroburgo, contro quello di Thorvaldsen “Le Grazie con Cupido” (1823) dall’omonimo Museo di Copenaghen.

Qui c’è tutto il succo sia della grandezza che della rivalità tra i due uomini, molto diversi tra loro anche all’interno di un acume artistico complessivamente equivalente, dove il danese prevale, se non vogliamo essere troppo patriottici, ma solo sul filo di lana. Le Grazie di Canova sono più realistiche, sia nella finitura più lucida della superficie sia nelle forme più cadenti delle figure. Quelle di Thorvaldsen prevalgono nell’elemento ideale e, confrontate con Canova, diventano alla vista una sorta di ossìmoro: più fredde eppure più amorevoli, sono più vicine tra loro, ma di un amore maggiormente distaccato. Guardare per credere.

È del tutto raccomandabile una visita in orari di bassa affluenza.

Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna.
Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6 – Milano
Gallerieditalia.com
Biglietto intero: Euro 10.

di
Pubblicato il 15 Novembre 2019
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