Inchiesta Mensa dei Poveri, “ci costituiremo parte civile e chiederemo i danni”
Alla vigilia dell'Udienza Preliminare per l'inchiesta che ha toccato (anche) l'urbanistica gallaratese e le società partecipate dell'Alto Milanese il sindaco Cassani conferma l'indirizzo dato al legale incaricato

Il Comune di Gallarate si costituirà parte civile nel processo e chiederà un risarcimento a chi patteggerà per quanto appurato dall’inchiesta Mensa dei Poveri.
Lo conferma il sindaco Andrea Cassani, alla vigilia della udienza preliminare (giovedì 7 novembre) di fronte al Gup di Milano.
«Il Comune si costituisce parte civile, già nella delibera si dava mandato di costituirsi». Il riferimento è alla Delibera 102 del 16 ottobre. Che dava mandato a un legale di “analizzare l’esistenza dei presupposti della costituzione di parte civile”, ma al punto tre autorizzava il sindaco (rappresentante il Comune) “a farsi rappresentare e difendere dall’avvocato incaricato nei procedimenti giudiziali […] costituendosi parte civile nei confronti di tutti coloro che verranno rinviati a giudizio per le ragioni meglio evidenziate in preambolo, conferendo al medesimo mandato speciale alle liti con possibilità di farsi sostituire alle udienze”.
Dall’Udienza Preliminare emergeranno le posizioni diverse di chi ha deciso di concordare con la Procura la pena (vale a dire di patteggiare) e di chi invece andrà a giudizio. «Domani si capirà chi va a patteggiamento: nei confronti di queste persone, a quel punto si farà un’azione civile con risarcimento danni» (numerosi sono i patteggiamenti annunciati). Mentre la costituzione di parte civile propriamente detta riguarda chi va a giudizio.
Il legale incaricato di rappresentare il Comune è l’avvocato Riccardo Piga di Busto Arsizio.
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