Luino rende omaggio ai suoi eroi
Alle celebrazioni oltre al sindaco hanno partecipato il presidente del consiglio, due assessori, i consiglieri comunali di minoranza, insieme ai rappresentati dei corpi d'arma, alle associazioni cittadine e al corpo filarmonico della città
Il sindaco di Luino Andrea Pellicini ha commemorato la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, partendo dalla preghiera recitata in chiesa dal generale Stenio Vecchi già ospite lo scorso anno per la celebrazione del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. «Credo che ricordare sia doveroso – ha detto Pellicini – Luino ha dedicato ai caduti monumenti e luoghi, conservarli in buono stato, significa preservare la memoria di quanto accaduto in passato. In queste settimane abbiamo riqualificato il monumento ai Caduti di piazza Risorgimento. Altri monumenti sono a Colmegna, in fase di sistemazione, e al cimitero in centro, per ricordare coloro che persero la vita durante le guerre d’indipendenza. Ringrazio anche il professor Giovanni Petrotta per l’attenzione storica riguardante l’argomento. A Luino, ci sono anche dei luoghi pubblici che serbano i ricordi del passato, come piazza Armando Chirola, all’inizio del Parco a Lago. Chirola morì durante la battaglia di Cefalonia, combattuta dal 23 al 28 settembre 1943. In questi anni, abbiamo dedicato la scalinata lungolago vicino all’imbarcadero al fuochista Guido Fontebuoni, morto ad Haifa durante l’affondamento dello Scire’ nel 1942».
Il sindaco ha poi ricordato l’importanza di riconoscere e rendere omaggio a chi ha combattuto per l’Italia: «Siamo una nazione unita dal 1861, celebre per la cultura che attrae pubblico da tutto il mondo: ciò significa che le nostre radici, i nostri padri, qualcosa di buono davvero hanno fatto per tutti noi». Alle celebrazioni oltre al sindaco hanno partecipato il presidente del consiglio Davide Cataldo, gli assessori Pier Marcello Castelli e Alessandra Miglio, i consiglieri comunali di minoranza Franco Compagnoni, Enrica Nogara, Giovanni Petrotta e Pietro Agostinelli , insieme ai rappresentati dei corpi d’arma, alle associazioni cittadine e al corpo filarmonico della città.
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