Si celebra il 4 Novembre: “Pace e libertà non sono scontate”
Tra Piazza San Vittore e Repubblica si è celebrata la festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
Prima in Piazza San Vittore e dopo in Piazza Repubblica. È la celebrazione del 4 Novembre a Varese che nel corso della mattinata di lunedì è stata celebrata alla presenza di autorità civili e militari, associazioni e semplici cittadini. La festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è partita in Piazza San Vittore con il Prefetto Enrico Ricci che ha passato in rassegna le rappresentanze schierate. Poi con il Governatore Attilio Fontana, il Presidente della Provincia Emanuele Antonelli e il sindaco di Varese Davide Galimberti sono state deposte le corone di alloro ai piedi della lapide ai caduti.
Da lì poi è partito un corteo che ha attraversato le vie della città per arrivare in Piazza Repubblica. Il secondo momento della celebrazione è stato infatti davanti al monumento ai caduti, dove per tutta la notte hanno vegliato gli alpini (LEGGI QUI).
«Ripartiamo dal 4 novembre -ha esortato il sindaco Davide Galimberti- ricordando coloro che con il sacrificio della vita hanno permesso un’Italia libera e democratica». Secondo il primo cittadino di Varese «l’ideale della patria è un valore che continua ad essere immutato» e in questo va ricordato sempre che «pace e libertà non vanno mai date per scontate». Per il Presidente della Provincia e sindaco di Busto, Emanuele Antonelli, oggi è una giornata «per fermarci e ricordare i nostri caduti» ed è «un’occasione preziosa per riflettere sul senso della guerra sempre ingiusta, dolorosa ed evitabile».
Le celebrazioni del 4 novembre, la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
Pubblicato da VareseNews su Lunedì 4 novembre 2019
Il Prefetto Enrico Ricci ha infine letto il messaggio ufficiale che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Ministro della Difesa. Eccolo integralmente:
Oggi, 4 Novembre, celebriamo il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in questo 2019, anno centenario del decreto che volle una festività dedicata alla appena conquistata unità della Patria.
Settanta anni fa la Repubblica riconobbe, con legge del Parlamento, il 4 Novembre come Giornata dell’Unità Nazionale.
Una data in cui si riassumono i valori di una identità nazionale lungamente perseguita dai popoli d’Italia con le aspirazioni risorgimentali e con i grandi sacrifici compiuti dal popolo italiano nella prima guerra mondiale.
Ricorrono altresì 20 anni dalla legge che apriva alle cittadine italiane l’arruolamento nelle Forze Armate, con un contributo positivo alle capacità del Paese in materia di difesa.
Le gesta e l’esempio che hanno contraddistinto il comportamento di tanti militari nelle vicende che hanno accompagnato nei decenni lo sviluppo dell’Italia, ispirano ancora oggi il personale delle Forze Armate, al quale va la riconoscenza di tutto il Paese per il contributo fornito alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale.
Nelle aree più martoriate del nostro pianeta, i nostri militari assicurano il sostegno dell’Italia alla salvaguardia dei diritti umani e per prevenire e contrastare il terrorismo.
In un mondo attraversato da molteplici tensioni e scosso da diffusa conflittualità, lo Stato italiano oggi schiera oltre 6000 persone in 22 Paesi, a salvaguardia dei più deboli ed oppressi. A tutte loro va un particolare pensiero.
Si tratta di un impegno gravoso che risponde alle responsabilità assunte dalla Repubblica a tutela della pace nel contesto internazionale, in particolare dell’alleanza alla quale abbiamo liberamente scelto di contribuire, il Trattato dell’Atlantico del Nord, e nell’Unione Europea.
Un ruolo riconosciuto ed apprezzato, ad iniziare dai Paesi amici ai quali forniamo supporto nell’affermazione della loro indipendenza, nel consolidamento di relazioni internazionali rispettose della legalità e dei diritti di ciascuno.
I traguardi raggiunti ci consentono di guardare al futuro con fiducia, consapevoli, tuttavia, dei rischi e delle sfide portate tuttora alla pacifica convivenza.
In questo giorno in cui celebriamo l’Unità Nazionale e festeggiamo le Forze Armate, desidero trasmettere il più vivo apprezzamento del Paese per la professionalità e le qualità umane espresse dai militari e dai dipendenti civili della difesa nella loro attività. Ad essi e alle loro famiglie rivolgo l’augurio più cordiale.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica
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