Regole e “malelingue”, la pagina facebook Sei di Gallarate sospende il suo Gallaquiz

Il quiz settimanale, accompagnato da un premio offerto da un negoziante cittadino, è stato segnalato a vari uffici comunali

Generico 2018

«Il GallaQuiz finisce qui, per il momento». Lo annunciano con un (bel) po’ di delusione, gli amministratori del gruppo facebook “Sei di Gallarate se”, comunità social da 16.462 membri.

Comunità molto attiva e gestita da un “pool” di tre amministratori. Che un anno fa si sono inventati appunto il “Gallaquiz”, un gioco che prevede un premio offerto da commercianti della zona, che (in cambio della visibilità) fanno anche una donazione a realtà associative no profit o di volontariato.

«Pare che il nostro quiz, nato per dare risalto alle attività commerciali cittadine, non rispetti un qualche regolamento su giochi e lotterie. Può essere, la burocrazia in Italia devasta qualunque settore» hanno spiegato con nota, ovviamente sul gruppo, gli amministratori.
«Nessuno, a parte il Grinch che ha alzato questo polverone, può dubitare della nostra buonafede:
il Gallaquiz ci costa ogni settimana parecchio impegno e fatica, ripagati dalla partecipazione e dal divertimento di tutto il gruppo».

Dietro lo stop al gioco c’è – pare – una storia di invidie, nel senso che la questione è stata sollevata da una persona e avrebbe poi messo in allarme gli amministratori. Il quiz insomma avrebbe «smosso le invidie e le antipatie di chi il successo non riesce a raggiungerlo, su Facebook e, soprattutto, nella vita», dicono con una buona dose d’irritazione gli amministratori, messi di fronte al rischio di controlli da parte della Polizia Locale o di altra autorità. Il dubbio, viene scritto tra le righe, è che dietro ci sia l’invidia dell’amministratore di qualche altro gruppo social (senza ulteriori dettagli).

«Certo non interrompiamo il gioco per timore: i personaggi dietro a questa vicenda sono talmente piccoli da non potere intimorire neppure un invertebrato. Lo facciamo per i commercianti, non vogliamo che in nessun modo vengano sfiorati da qualche dubbio di qualsiasi natura e soprattutto che abbiano da dover giustificare una cosa che portava loro clienti e vendite». Il “Gallaquiz” era infatti un appuntamento seguito, per con una “conduzione” ironica (nella foto, il quiz del giorno di Halloween), capace comunque di attrarre molte persone.

«Valuteremo, con qualche avvocato che abbia voglia di divertirsi, come eventualmente gestire questa meschinità. Magari ci toglieremo lo sfizio di fare tutte le regolari iscrizioni del caso per il nostro gioco, pur di non deludere le decine di attività che abbiamo in lista e le centinaia di persone che partecipano ogni settimana. Ce lo possiamo permettere».
Pensare che, per sabato, era già pronto il costume da Babbo Natale, destinato a questo punto a rimanere nel cassetto. A meno che tra un anno il gioco non riprenda.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 16 Dicembre 2019
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