Prima troppo caldo, ora il freddo: allarme per api e piante da frutta

Il termometro torna sottozero dopo la “primavera anticipata”. Coldiretti Varese: "Una preoccupazione in più per gli imprenditori agricoli, già messi a dura prova dall'emergenza coronavirus"

Generico 2018

l ritorno del maltempo con il brusco abbassamento delle temperature e correnti di aria fredda fa scattare l’allerta nelle campagne del Varesotto, dove le api sono già al lavoro e le piante da frutto sono in fiore, complice un inverno che si è classificato in Italia come il secondo più caldo dal 1800 a livello climatologico. Lo rende noto la Coldiretti provinciale in base a un primo monitoraggio sul territorio.

«La preoccupazione – spiega Coldiretti Varese – riguarda soprattutto le piante da frutto già in fioritura come pesco, albicocco, prugno e ciliegio precoce. Se l’abbassamento delle temperature dovesse protrarsi per più giorni, in concomitanza con eventuali gelate, lo sviluppo delle piante potrebbe essere compromesso con conseguenze negative anche sui raccolti estivi. Osservate speciali anche le api che, ingannate da un febbraio con temperature anomale e ripetute giornate di sole, si sono messe all’opera con settimane di anticipo. Ora il rischio è che il ritorno del freddo possa far gelare i fiori provocando una battuta d’arresto nel prezioso lavoro di bottinatura e impollinazione di questi insetti».

Secondo Coldiretti siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

«Già oggi è arrivato il freddo e nei prossimi giorni, la colonnina di mercurio scenderà ancora – osserva il presidente provinciale dell’organizzazione agricola Fernando Fiori – In diverse zone della provincia, e molto più diffusamente in altura, finiranno sottozero: anche a Varese sono previste temperature inferiori allo zero, che saliranno a 7/9 gradi solo nelle ore centrali della giornata. Il problema è accentuato dal fatto che la stagione è partita in anticipo, con le  colture che hanno anticipato la fase vegetativa, in primis gli alberi da frutto». Una situazione che dovrebbe perdurare almeno fino a metà settimana.

Per quanto riguarda il miele, il periodo più delicato riguarda la fioritura d’acacia, prevista in anticipo rispetto alla norma: proprio la situazione climatica ebbe a determinare, lo scorso anno, l’azzeramento di questo raccolto “strategico” per le nostre produzioni di miele, con danni economici pesantissimi che si sono ripercossi per l’intero anno. Monitoriamo la situazione, che aggiunge una preoccupazione in più per i produttori agricoli, già messi a dura prova dalla gestione dell’emergenza coronavirus. L’agricoltura in ogni caso non molla, è impegnata nel rifornimento dei canali di distribuzione e nella consegna a domicilio dei prodotti agricoli.

Per chi fosse interessato l’elenco dei produttori che offrono questo servizio è continuamente aggiornato sul sito www.varese.coldiretti.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Marzo 2020
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