Dal Montenegro a Varese per una delle prime tesi on line dell’Insubria
Jelena Draskovic è una dei 37 studenti laureati di lunedì 16 all’università dell’Insubria: ma la sua storia è speciale. Ecco cosa ci ha raccontato

La corona ce l’ha, anche se non è di alloro: gliel’ha fatta con entusiasmo e maestria Manuela, che l’ha ospitata con tutta la famiglia qui a Varese, realizzandola con le foglie del sempreverde che hanno in giardino. La stretta di mano dal “prof” non l’ha ricevuta, ma le congratulazioni, e i pieni voti pure: perciò Jelena è contenta lo stesso così.
Jelena Draskovic è una dei 32 studenti laureati di oggi, 16 marzo 2020, all’università dell’Insubria. Come per tutti, con una tesi discussa attraverso il computer, in una sessione virtuale che ha visto anche i docenti partecipare da casa: nel suo caso Paolo Bellini e Paola Biavaschi, rispettivamente come presidente e relatore.
La sua tesi è in scienze della comunicazione, ma tra le cerimonie di oggi ci sono anche ragazzi laureati in scienze del turismo e lingue moderne: tutti con lo stesso metodo, che proseguirà per tutta la settimana.
Jelena, 31 anni, arriva dal Montenegro dove si era già laureata in italiano. E nel suo paese ha conosciuto la famiglia da cui poi ha vissuto per tutto il periodo di studio della laurea magistrale «Ho conosciuto Elena Brusa Pasquè in Montenegro e con lei ho deciso di venire in Italia studiare meglio l’italiano ed iscrivermi alla magistrale. E’ stata un’esperienza bellissima, e ora ho una vera “seconda famiglia” in Italia».
E’ proprio da casa Brusa Pasquè che si è tenuta la discussione della tesi: «L’ho discussa per circa 10 minuti – spiega Jelena in un perfetto italiano – Nella mia tesi si tratta di “fake news: origini, casi e conseguenze”. Mi sono focalizzata proprio sul coronavirus: in particolare ho parlato del caso della signora su whatsapp che dava indicazioni false sulla prevenzione».
Il risultato è stato di 110: pieni voti. Malgrado diversi intoppi: «Non ho potuto rilegare la tesi, nè comprarmi la corona di alloro. Ieri ero parecchio triste per questo. Ma poi Manuela ha preso un po’ di piante del giardino di nonna Maria Brusa Pasquè, e le ha messe insieme con maestria. E ho avuto anche la mia bella corona. E’ stato bello».
Anche la tesi online non è stata triste come sembrava all’inizio: «È stato emozionante: un’esperienza bella, dove anche i professori erano anche piu sé stessi, rilassati e contenti. E lo ero anch’io: non c’era confusione, i docenti si sono dedicati interamente al candidato, e sinceramente questa cosa mi è piaciuta. Alla fine non ero piu triste».
Alla fine festeggiamenti con prosecco in casa, un afoto con corona di alloroin giardino, (quella che vedete qui sopra) e una videochiamata ai parenti in Montenegro: che avevano già pronti i biglietti aerei per assistere alla laurea, ma sono stati fermati dal blocco totale imposto dalla loro nazione. «Mia mamma ha pianto moltissimo, perchè non poteva essere li. Ma sapeva che ero in una altra bella famiglia ed era orgogliosa»
Ora Jelena ha già nuovi obiettivi: «Conto di iscrivermi all’Istituto superiore interpreti e traduttori» Malgrado la quarantena, la sua voglia di superarsi non si ferma.
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