Lu-Ve: riapre lo stabilimento di Tianmen in Cina
Lo stabilimento di Tianmen dallo scorso 24 gennaio aveva sospeso in via precauzionale tutte le attività produttive, nell’ambito del piano di emergenza messo in atto delle autorità, per affrontare la diffusione del coronavirus 2019- nCoV

LU-VE Group, gruppo varesino quotato su MTA e terzo operatore mondiale nel settore degli scambiatori di calore ad aria, comunica di aver ricevuto l’autorizzazione dalle autorità cinesi per la riapertura dell’impianto produttivo di Tianmen, nella provincia dello Hubei.
Pur rappresentando solo il 2% del fatturato di gruppo, il riavvio della produzione in Cina rappresenta un segnale particolarmente positivo, nonché un’importante esperienza di successo, nel gestire una situazione complessa.
Lo stabilimento di Tianmen dallo scorso 24 gennaio aveva sospeso in via precauzionale tutte le attività produttive, nell’ambito del piano di emergenza messo in atto delle autorità, per affrontare la diffusione del coronavirus 2019- nCoV. Il riavvio delle attività produttive nella sede di Tianmen del Gruppo è previsto per la prossima settimana, mentre l’attività commerciale nella sede di Changshu è ripartita il 24 febbraio.
«La riapertura dello stabilimento in Cina è un segnale positivo, di ripresa e continuità – ha dichiarato Iginio Liberali, presidente di LU-VE –. Ancora più importanti sono stati il sangue freddo e il senso del dovere che tutti i nostri collaboratori, cinesi e italiani, hanno dimostrato in un periodo difficile. Altrettanto importanti sono stati il reciproco sostegno e la costante collaborazione con le autorità locali di Tianmen e dell’Hubei, con le quali abbiamo coordinato interventi di supporto e fornitura di materiali sanitari. Il mercato cinese è centrale nella nostra strategia di internazionalizzazione, per le sue grandi potenzialità di espansione e quindi il consolidamento di questi rapporti è un eccellente viatico per le nostre operazioni nel Paese».
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