Camici e mascherine per il personale medico grazie al Ponte del Sorriso
La Fondazione ha inoltre avviato una collaborazione con la ditta Paul & Shark che sta producendo camici omologati

La Fondazione Ponte del Sorriso non si ferma nella sua “caccia” ai dispositivi di protezione individuale per il personle sanitario e in queste ore ha fato centro con due importanti risultati.
«Siamo riusciti ad importare un importante numero di mascherine e abbiamo avviato una collaborazione per i camici di protezione – racconta Emanuela Crivellaro – Grazie a molti generosi benefattori».
Il Ponte del Sorriso ha importato direttamente dalla Cina, non senza difficoltà, ben 20mila mascherine FFP2 da donare all’Asst Settelaghi. 10mila sono state consegnate oggi e altre 10mila, già in fase di sdoganamento, verranno date subito dopo Pasqua. Si tratta di mascherine riservate al personale direttamente coinvolto nella cura dei malati Covid-19, in quanto altamente protettive. Altre 20mila mascherine chirurgiche sono in arrivo.
E’ solo una delle tante donazioni che la fondazione ha potuto realizzare grazie ai moltissimi generosi benefattori, privati, associazioni e aziende, che hanno sostenuto l’obiettivo di proteggere medici, infermieri ed operatori in prima linea e che hanno permesso di raccogliere oltre 150mila euro per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.
“Salviamo chi salva” ha poi fatto nascere un’importante collaborazione tra il Ponte del Sorriso e la Paul & Shark che ha avviato una produzione di camici omologati, il cui fabbisogno è incessante. Paul & Shark ha già consegnato alla fondazione un bel quantitativo e molti altri camici arriveranno nei prossimi giorni da destinare direttamente all’ASST Settelaghi.
Il Ponte del Sorriso ha inoltre fornito 4378 tute anti rischio biologico, 3000 mascherine chirurgiche lavabili e non, 1184 camici idrorepellenti, 19.000 guanti in vinile e in nitrile, ma anche 50 tablet per consentire al personale di gestire il paziente condividendo il meno possibile la vicinanza. I reparti sono stati inoltre dotati di 12 cordless per la comunicazione dei malati con i parenti.
Diverse anche le donazioni ricevute direttamente, come qualche centinaio di tute e termometri top di gamma per il controllo della temperatura a distanza. Tutti gli acquisti sono stati autorizzati dalla Unità valutazione acquisti e donazioni (Uvad) e concordati con l’ingegner Giovanni Poggialini che dice: «Ringrazio il Ponte del Sorriso per l’impegno dimostrato nel sostenere i nostri ospedali in questa emergenza».
Dalle prime 13 tute comperate per Cuasso Al Monte, dove è stato approntato un reparto speciale, le necessità soddisfatte sono state tante e sono già stati spesi 95mila euro.
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