La pallavolo piange la scomparsa di Sergio Manfredi

Da Cuveglio dove abitava ha mantenuto viva la sua passione per la pallavolo rimanendo sempre in contatto con il Comitato di Milano

Avarie

La pallavolo italiana piange la scomparsa di Sergio Manfredi, storico dirigente che ha dedicato la sua vita alla nostra amata disciplina.
Il presidente Pietro Bruno Cattaneo, il Consiglio Federale e tutta la Federazione Italiana Pallavolo partecipano commossi al dolore della famiglia di Sergio.

Il ricordo di Sergio Manfredi da parte del CR Lombardia

Nato il 15 aprile 1932, marchigiano di origine e milanese di adozione, negli anni 70 è stato prima arbitro e poi presidente di società a Senago. Agli inizi degli anni 80 è diventato Consigliere e successivamente Presidente del Comitato Provinciale di Milano. Nel suo periodo di gestione è stato promotore di numerose iniziative volte a promuovere il nostro sport e, con i Presidenti degli altri Comitati Provinciali della Lombardia, ha dato inizio ad una vigorosa crescita sportiva e politica del nostro territorio. Nel 1988 è stato eletto consigliere Nazionale Fipav, incarico mantenuto fino al 1995. Terminato il mandato nazionale ha collaborato con il Comitato di Milano e con il Comitato Regionale della Lombardia nell’organizzazione di grandi eventi.
Per problemi di salute nel 1998 è stato costretto ad interrompere i suoi impegni di responsabilità nella pallavolo. Da Cuveglio dove abitava ultimamente, ha mantenuto viva la sua passione per la pallavolo rimanendo sempre in contatto con il Comitato di Milano e partecipando, come spettatore, ai vari eventi organizzati sul territorio.

Il messaggio del presidente delle Blu Volley

Questa mattina, molto presto, ero già sveglio e stavo leggendo le notizie, quando è arrivato un messaggio sul cellulare e, senza leggerlo, senza vedere chi lo avesse inviato, il mio pensiero è andato subito a Sergio, anche perché stavo leggendo un articolo di volleyball.it “FIPAV:” “Rivediamoli. Oggi Italia-Brasile VNL2018” e spesso, di Italia e Brasile, anche se di altri tempi, con Sergio, ne abbiamo parlato tante volte.
Quando ho visto la provenienza del messaggio, ho immediatamente capito che cosa fosse successo perché, a quell’ora, difficilmente arrivano buone notizie. L’ho letto,
ero preparato, ma comunque l’emozione è stata forte e la tristezza tanta. Ho iniziato a pregare per lui, per Maria e per Voi tutti.
Dopo aver risposto fugacemente al triste messaggio ho iniziato a frugare nei ricordi e nei tanti pensieri che mi ronzavano nella testa e, da subito, mi è venuta alla mente l’ultima chiacchierata che ho fatto con Sergio, il primo aprile, quando, inaspettatamente mi ha chiamato per chiedermi come stavo e poi ci siamo messi a parlare del più e del meno, come si faceva quando ci si incontrava. La conversazione, come solitamente succedeva, si è conclusa parlando di pallavolo, la sua grande passione e dove si è speso tanto fino ad essere nominato consigliere federale della FIPAV. Un traguardo prestigioso di cui ne andava molto fiero.
Sergio amava parlare (era un chiacchierone, in senso buono) e io lo ascoltavo perché ogni volta aveva degli aneddoti interessanti. Mi raccontava le sue avventure con la nazionale di pallavolo maschile, i suoi rapporti diretti con molti personaggi, da Velasco a Zorzi, Lucchetta, e tanti altri, le esperienze in qualità di presidente di società a Senago e poi in Fipav a Milano.
Con me parlava anche spesso di pesca, una passione che avevamo in comune e, sempre con molta enfasi mi raccontava le sue avventure di pesca sul canotto di cui, qualche volta, il povero, Angelo era “vittima”. È stato un piacere stare in sua compagnia e poterlo ascoltare.
Ricordo quando ho parlato con lui prima di assumere l’incarico di Presidente della Blu Volley (sono passati diversi anni ma il ricordo è vivo ora più che mai), non ero convito di fare il passo, ma fu lui a convincermi e a darmi dei consigli.
Più di una volta ho detto che, per me, lui era il Presidente onorario della Blu Volley e, sicuramente, il primo supporter in assoluto (a pari merito con Maria). Quando la salute glielo permetteva era sempre presente alle partite, pronto a tifare e gioire con la squadra. Non amava tanto perdere perché di natura era un vincente.
Conserverò di lui i preziosi consigli che mi ha dato ogni qualvolta glieli ho chiesti. Spesso in passato mi capitava di chiamarlo per avere un parere e non si è mai tirato indietro. Credo che fosse contento di potermi essere d’aiuto, qualche volta mi diceva, faccio qualche telefonata e ti richiamo oppure guardo il regolamento perché a memoria non ricordo… Ma poi la risposta arrivava ed era quella giusta.
Oggi è un giorno triste per tutti noi e per la Blu Volley e ho voluto ricordare Sergio Manfredi in questo modo.
Un abbraccio forte a Mariateresa, Angelo, Fioranna, Francesca, Federica e nonna Maria (sempre al fianco di Sergio e, inmancabilmente, presente alle partite e ai camp della Blu Volley) e a tutta la famiglia.

Ciao Sergio, resterai sempre nel mio cuore.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2020
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