L’ostello comunale a disposizione dei lavoratori della “Menotti Bassani”
Lo ha annunciato il sindaco Ielmini: 14 posti letto per evitare che gli operatori rientrino a casa aumentando il rischio di contagio. I dati nella RSA: malati 48 ospiti e 8 dipendenti. In arrivo alcuni pacchi dono dai dipendenti di Eataly
È di 48 ospiti e 8 operatori il bilancio attuale – e cioè di mercoledì 15 aprile – dei contagiati da Covid-19 alla “Menotti-Bassani”, la grande casa di riposo che guarda dall’alto il Lago Maggiore. A essi si aggiungono altri 9 lavenesi positivi al coronavirus, alcuni dei quali però appaiono in via di guarigione. A fornire le cifre (che arrivano da ATS Insubria) è il sindaco di Laveno Mombello, Ercole Ielmini, in un video diffuso sul canale You Tube del Comune.
«Quelli che arrivano dalla casa di riposo non sono dati che tranquillizzano – commenta Ielmini a margine del “bollettino” – anche perché alla Menotti Bassani manca personale, in particolare modo infermieri e ausiliari. Tengo a ringraziare però sia il personale della RSA che sta facendo salti mortali per garantire i servizi all’interno della struttura, nonostante tutti i problemi in corso, sia i medici di base con cui è aperto un collegamento quotidiano che ci consente di avere il polso della situazione».
Il Comune intanto ha messo a disposizione del personale della casa di riposo il proprio ostello: 14 posti letto forniti agli operatori per evitare che tornino a casa ed espongano anche i propri familiari al rischio di contagio. «Anche alcuni albergatori del territorio si sono resi disponibili con le proprie strutture – aggiunge Ielmini – e per questo li ringrazio: li chiameremo non appena sarà necessario».
L’esperto primo cittadino ha quindi lanciato un appello ai lavenesi, in particolare a quelli in quarantena e a coloro che ritengono di avere bisogno di restare isolati: «Essere ammalati non è una colpa. Però è necessario che ci venga fatto sapere, sia per fornire servizi sia per la sicurezza di chi, come gli operatori della Protezione Civile, sono incaricati di intervenire a domicilio». Il comune, infatti, non riceve comunicazione su chi è in quarantena.
Ielmini infine esprime cordoglio per la morte di don Giovanni Ferrè, cappellano della casa di riposo scomparso domenica, «che ha aiutato in questi anni tanti ospiti della Menotti Bassani» e rinnova ai propri concittadini l’invito a non uscire di casa. «Non siamo ancora in sicurezza, non pensiamo alla fase uno, due o tre: restare a casa è ancora fondamentale».
UN “REGALO” DAI DIPENDENTI DI EATALY
In queste ore, nel frattempo, a favore della casa di riposo Menotti Bassani si è mosso un gruppo di dipendenti di Eataly, la nota catena di punti vendita specializzata in alimenti italiani. Grazie alla presenza di una lavenese, Eleonora, nello staff, è stata organizzata una spedizione di pacchi (il primo è partito quest’oggi) alimentari destinati sia agli operatori sia agli ospiti della RSA. «Sono stremati, non si fermano mai e non vogliamo farli sentire abbandonati: nella prima confezione abbiamo messo anche due colombe, perché non hanno potuto festeggiare la Pasqua. Poi seguiranno scatolame, pappette, succhi di frutta, budini e omogeneizzati destinati soprattutto agli anziani».
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