Vigili del fuoco precari, Cub chiede la stabilizzazione
La categoria di Base del Pubblico Impiego : “il Governo stanzi risorse per la loro assunzione diretta già nel prossimo decreto di aprile”
Vigili del Fuoco precari – CUB Pubblico Impiego: “Il Governo stanzi risorse per la loro assunzione diretta già nel prossimo decreto di aprile”.
Lo dice in una nota che pubblichiamo di seguito la sigla sindacale.
Il comparto dei Vigili del Fuoco si regge sul precariato: 10 mila sono i vigili del fuoco che da anni attendono la stabilizzazione su un totale di 30 mila lavoratori. Li chiamano “discontinui” perchè sono assunti con contratti brevissimi della durata massima di 14 giorni al mese, se si ammalano o se subiscono un infortunio sul lavoro sono indennizzati solo per la durata del loro breve contratto. Tale modalità di assunzione non gli consente di maturare la tredicesima mensilità e il TFR.
Si tratta di personale altamente qualificato, formato e, di fatto, già operativo che opera nell’incertezza più assoluta, senza tutele previdenziali, assicurative ed economiche.
E’ impensabile gestire la sicurezza dei cittadini e la prevenzione del territorio in queste condizioni. I pochi vigili permanenti sono già sfiancati dall’emergenza Covid 19 perché stanno operando in condizioni di grande disagio e rischio, con turni di 24 ore consecutive.
E’ dal 2016 che siamo impegnati su questa vertenza nazionale con manifestazioni a Roma e in tutta Italia; nel 2017 abbiamo ottenuto la formulazione di una graduatoria nazionale che vede la presenza di circa 10 mila vigili del Fuoco precari ma i Governi che si sono succeduti negli anni hanno stanziato pochissime risorse per la loro stabilizzazione.
In questo periodo di emergenza nazionale legata al Covid 19 abbiamo toccato con mano la fragilità del nostro sistema pubblico che negli ultmi vent’anni è stato tagliato, privatizzato, disprezzato dalla politica nella terminologia usata e da chi aveva interesse a depotenziarlo a favore dei privati: ci siamo accorti che la sanità pubblica è l’unica che riesce a garantire la salute dei cittadini. Pertanto bisogna invertire la tendenza investendo risorse in quei comparti che garantiscono la tutela del territorio e la salute pubblica. Uno di questi è proprio il comparto dei Vigili del Fuoco. Per questo motivo abbiamo chiesto al Governo di rendere operativi subito i 10 mila vigili del fuoco discontinui : è necessario farlo già dal prossimo decreto di aprile stanziando adeguate risorse.
Stabilizzare i Vigili del Fuoco precari significa dare dignità a lavoratori che vivono nell’incertezza più assoluta da almeno 20 anni.
Maria Teresa Turetta coordinatore nazionale CUB Pubblico Impiego
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