Nove capitoli per far ripartire il commercio a Varese tra necessità e soluzioni

Il Tavolo composto da associazioni di categoria e sindacati ha presentato a Palazzo Estense il documento con le proposte da introdurre per la ripresa del tessuto commerciale cittadino

Comune di Varese

«Individuare necessità e soluzioni per favorire la ripresa del tessuto commerciale di Varese e, se possibile, rappresentare un modello per le amministrazioni comunali del territorio». Questa la missione del Tavolo del commercio che, su incarico della giunta Galimberti, ha lavorato per settimane su scenari e proposte da introdurre contemporaneamente all’avvio della “Fase 2”.

Il risultato è una relazione ricca di contenuti presentata oggi pomeriggio (mercoledì 6 aprile) a Palazzo Estense. Il gruppo di lavoro è stato composto da rappresentanti delle principali associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, Aime) e del sindacato Uil. Il coordinamento è affidato è affidato a Marco Parravicini, fiduciario Ascom Varese.

I nove capitoli

«La Fase 2 – si legge nel documento – si porta con sé la grande sfida di conciliare l’esigenza di continuare a tutelare la salute pubblica, in un momento in cui la contrazione dei contagi è appena iniziata, con la necessità e l’urgenza di riattivare l’economia dei territori, prima che sia troppo tardi». Il gruppo di lavoro si rende perfettamente conto che il ritorno alla normalità non sarà né rapido né scontato: «Dovremo infatti fare i conti con una nuova normalità, fatta di distanze, contingentamenti, presidi sanitari, nuove tecnologie e nuove regole, a cui le imprese del territorio si dovranno adattare, cercando al tempo stesso di introdurre nuove modalità organizzative e di approccio ad un mercato che, in poco più di due mesi, ha subìto una trasformazione epocale».

In un simile contesto alcune leve tradizionali non saranno più utilizzabili (manifestazioni, eventi e in parte i trasporti pubblici) mentre  altre potranno essere utilizzate, rimodellandole in funzione del “nuovo mondo”. Le ipotesi di interventi e soluzioni ritenute necessarie al rilancio dell’economia cittadina, sono state suddivise in nove diversi capitoli: fiscalità; marketing, comunicazione e nuove modalità di vendita; accessibilità e sosta; decoro urbano; rigenerazione urbana; semplificazione adempimenti burocratici; digitalizzazione d’impresa; pianificazione urbanistica e commerciale condivisa; sicurezza degli ambienti di lavoro.

Le principali azioni suggerite

Tra le principali proposte, alla voce fiscalità ci sono incentivi finalizzati al sostegno delle spese per la messa in sicurezza e soprattutto lo sgravio totale dei tributi locali (Imu, Tari, Cosap, Imposta di pubblicità, Tasi) fino alla fine dell’anno in corso e una sensibile riduzione tariffaria per gli anni successivi.

Per quanto riguarda il marketing, l’idea è di promuovere portali di vendita online, di portata territoriale o sovra territoriale, che potranno agevolare soprattutto quelle attività che non sono ancora presenti sul web. Iniziativa da abbinare a una opportuna campagna di comunicazione che abbia l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di effettuare acquisti nei negozi vicino a casa o per lo meno del nostro territorio, per favorire l’economia locale.

Accessibilità e sosta: il punto di partenza dovrebbe essere il riesame del “piano della sosta” alla luce del nuovo contesto di riferimento, prevedendo innanzitutto l’aumento «in maniera significativa del numero di posti auto, realmente disponibili». A seguire l’introduzione di zone di sosta gratuite e l’individuazione di piazzale Kennedy come terzo posteggio satellite a servizio del centro storico.

Nel capitolo del decoro e in quello della rigenerazione urbana si fa riferimento alla necessità di accelerare la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria «in modo che Varese sia subito bella da vivere», e alla limitazione degli effetti collaterali provocati dai cantieri aperti.

Sulla pianificazione urbanistica e commerciale il punto evidenziato è quello di un concreto coinvolgimento delle associazioni di categoria, in modo che possano fornire un contributo apprezzabile in termini di confronto e condivisione in merito alle scelte operate.

Il momento di agire

Il Tavolo del Commercio concorda infine «sulla necessità prioritaria che tutte le Istituzioni rappresentate si adoperino, in proprio e anche congiuntamente, per individuare e mettere in atto ogni tipo di iniziativa volta a scongiurare situazioni irreversibili sul piano occupazionale, sia per quanto riguarda la forza lavoro imprenditoriale sia per quella costituita dalle maestranze».

La parola passa ora all’amministrazione comunale. L’auspicio è che il grande spirito di collaborazione, finalizzato alla ripresa del tessuto commerciale cittadino, che ha contraddistinto sino ad ora l’operato del Tavolo del Commercio e di tutti i Tavoli istituiti dalla giunta varesina, non si interrompa proprio nel momento in cui dalle parole si deve passare ai fatti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Maggio 2020
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