Matteo Bianchi difende Vittorio Sgarbi: “Poneva un problema serio, la riforma della magistratura”
Il deputato varesino della Lega spiega: "Nonostante la veemenza e la provocatorieta’ dell’intervento, Sgarbi poneva un problema serio: la riforma della magistratura e gli scandali all’interno di essa"

Vittorio Sgarbi oggi – giovedì 25 giugno – è stato portato fuori dalla Camera dei Deputati dopo aver usato termini volgari e dopo aver alzato la voce in Aula, arrivando a definire “mafiosi” i magistrati, parole che hanno suscitato reazioni anche da parte di altri deputati.
La presidente di turno alla Camera, l’onorevole Mara Carfagna, ha dovuto cacciare dalla seduta Sgarbi e, dopo il suo rifiuto, ha dovuto chiedere ai commessi di portarlo via di peso. Una scena che raramente si è vista nelle Camere e che si è diffusa molto velocemente.
Sgarbi appartiene al Gruppo Misto dei deputati, dopo aver lasciato Forza Italia nel giugno 2018.
A difendere però – in parte – le idee di Vittorio Sgarbi, è arrivata una dichiarazione del deputato varesino Matteo Bianchi (Lega), espressa con un post di Facebook dall’ex sindaco di Morazzone e commissario provinciale del Carroccio.
Vittorio Sgarbi oggi portato fuori a forza dall’aula, come durante un TSO con una malato psichiatrico violento.
Nonostante la veemenza e la provocatorieta’ dell’intervento, Sgarbi poneva un problema serio: la riforma della magistratura e gli scandali all’interno di essa.
Non voler affrontare il tema da parte di partiti che utilizzano certi giudici come una clava, è aberrante e pericoloso.
Il Parlamento è fatto anche per alzare i toni laddove serve e che la morale arrivi dal partito del “Vaffa…” è qualcosa di allucinante.
In tutto questo, la Presidente di turno On. Carfagna, anziché sospendere la seduta e stemperare gli animi, ordina con autorità lo spettacolo assurdo che si vede in foto.
Censurare gli insulti è corretto, ma farlo con le idee è qualcosa di preoccupante.
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