Programmare l’assistenza sanitaria territoriale e sociale: la richiesta del Consiglio regionale alla giunta
Approvate all'unanimità una mozione che impegna la giunta a realizzare un piano più dettagliato di prevenzione e sorveglianza. Bocciata la mozione delle opposizioni sul test della Diasorin

Istituire una struttura di programmazione sanitaria per il coordinamento dell’assistenza territoriale e dei servizi sociali dei Comuni con l’obiettivo di dare il via a un piano sanitario post-Covid. E’ quanto ha chiesto alla Giunta regionale una mozione del Partito Democratico (primo firmatario Fabio Pizzul, illustrata in Aula da Carmela Rozza) approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il documento punta a garantire il tracciamento epidemiologico tramite test sierologi e relativi tamponi rinofaringei e ad assicurare la piena realizzazione entro la fine di luglio del numero di Unità speciali per la continuità assistenziale (USCA), con l’obiettivo, come previsto dalla normativa nazionale, di istituirne una ogni 50 mila abitanti. Il documento parla anche di vaccinazione antinfluenzale obbligatoria per gli over 65, categorie fragili e insegnanti e sollecita la messa in rete di una piattaforma informatica di telemedicina.
Sempre all’unanimità è stata approvata anche una mozione che chiede l’istituzione di un elenco regionale degli Operatori Socio Sanitari. La mozione, primi firmatari Gregorio Mammì del M5Stelle e Carmela Rozza del Partito Democratico, impegna tra l’altro il Presidente e la Giunta regionale a rivedere la disciplina regionale riguardante la formazione e l’espletamento delle prove d’esame.
«Gli operatori socio sanitari sono, come abbiamo potuto constatare durante l’emergenza sanitaria Covid, il vero front-office della sanità lombarda – ha spiegato il consigliere Gregorio Mammì -. È quindi necessario intervenire per un giusto riconoscimento della loro professionalità e dei criteri della loro formazione, anche ai fini di un adeguato trattamento contrattuale».
«Rafforzare il percorso formativo degli operatori socio sanitari porta a migliorare l’efficienza della loro attività in ambito sanitario e sociale. – ha sottolineato la consigliera Carmela Rozza – Si tratta di una figura di garanzia richiesta da strutture pubbliche e private, oltre che di grande importanza per l’assistenza domiciliare».
Per i proponenti l’elenco “consentirebbe di implementare il sistema di monitoraggio dei diversi aspetti attinenti alla figura dell’operatore socio-sanitario in ambito regionale, sia riguardo alla verifica delle competenze effettivamente acquisite, sia in relazione al fabbisogno di personale dotato della specifica qualifica e, quindi, alle prospettive occupazionali degli interessati”.
È stata invece respinta a maggioranza la mozione del Movimento Cinque Stelle (Massimo De Rosa) sull’accordo firmato dalla società Diasorin col Policlinico San Matteo di Pavia e la Regione per la creazione di test sierologici certificati.
La mozione chiedeva al Presidente della Giunta e agli Assessori competenti, alla luce della sentenza del Tar che ha annullato l’accordo di collaborazione scientifica tra San Matteo e Diasorin, di revocare l’affidamento diretto, senza gara, alla stessa Diasorin da parte di Aria Spa, l’Agenzia regionale per l’innovazione e gli acquisti, per la fornitura di test sierologici. L’Assessore al Welfare Giulio Gallera ha spiegato che la decisione di Regione risalente all’aprile scorso era stata dettata dall’urgenza dovuta all’epidemia, dalla necessità di avviare l’attività di screening sugli operatori sanitari e dall’idoneità del test Diasorin per la ricerca di anticorpi neutralizzanti. “Tale scelta – ha aggiunto – era stata sostenuta dal parere positivo del Comitato tecnico e scientifico”.
Gallera ha inoltre informato l’Aula che, a seguito della sentenza del Tar, Aria Spa ha sospeso l’acquisizione di altri test da parte di Diasorin in attesa della decisione del Consiglio di Stato e che il 12 giugno scorso Aria ha aggiudicato con procedura negoziata in favore di nove operatori economici e il miglior offerente è risultato ROCHE.
Sulla mozione sono intervenuti anche Michele Usuelli (+ Europa), Maria Carmela Rozza (PD) ed Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti).
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