Puzza dal depuratore, il Comune di Lonate chiede monitoraggio e interventi
Gli odori molesti costringono a tenere chiuse le finestre in piena estate. "E impediscono anche di arieggiare i locali contro il Covid"
Torna – ancora- la puzza dal depuratore di Sant’Antonino e il Comune di Lonate Pozzolo si attiva per chiedere monitoraggio e analisi dei problemi dell’impianto, che peraltro sono annosi.
“Recentemente sono giunte all’Ufficio Ecologia parecchie segnalazioni riguardanti le problematiche legate agli odori nauseabondi provenienti dal depuratore percepiti soprattutto nella frazione di Sant’Antonino, ma anche dai cittadini di Lonate Pozzolo e dai comuni limitrofi soprattutto nelle ore serali e notturne” spiega una nota dell’amministrazione guidata da Nadia Rosa.
Gli odori molesti impediscono l’apertura delle finestre delle abitazioni, degli uffici e di altri locali. Un problema in generale d’estate, ma anche un problema aggiuntivo in periodo di Covid, perché limita così “anche l’arieggiamento dei locali come prescritto dalle linee guida dell’ISS”.
Insomma: non solo un problema di qualità della vita ma anche – potenzialmente – sanitario.
Per questo l’assessore all’Ecologia Paolo Risi, per conto dell’amministrazione comunale, ha scritto formalmente ad Arpa, alla Città Metropolitana di Milano, alla Provincia di Varese, all’ATS Insubria, alla “Società Tutela Ambientale Arno, Rile, Tenore S.p.A.” e alla Prealpi servizi S.r.l. (questi ultimi proprietario e gestore dell’impianto).
Nella lettera si chiedono “con urgenza interventi, sopralluoghi e quant’altro ritenuto opportuno presso l’impianto, per verificare le origini e le cause delle problematiche e mettere in atto gli opportuni interventi tecnici/gestionali per risolvere il problema”.
Il depuratore di Sant’Antonino è un impianto che serve un territorio molto ampio: gestisce infatti gli scarichi del bacino della zona Gallarate-Busto Arsizio e la depurazione del Torrente Arno, mediante fitodepurazione nelle vasche presenti a cavallo del territorio dei Comuni di Lonate e Castano Primo. Oltre al problema degli odori molesti, l’impianto è periodicamente al centro di lamentele per la formazione di schiume allo scarico delle acque nel Canale Industriale-Naviglio Grande
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