Le casette dell’acqua di Cassano superano i 4 milioni di litri erogati
Posate nel 2013 e 2017, hanno così evitato di produrre quasi tre milioni di bottiglie di plastica

A partire dal 29 giugno 2013 la città di Cassano Magnago ha sul proprio territorio due casette dell’acqua, una situata in via San Pio X e l’altra (dal 2017) in Piazza 25 Aprile. Infrastruttura importante, che ha erogato oltre 4 milioni di litri d’acqua e ha consentito di evitare la produzione di 2.799.029 bottiglie d’acqua in plastica.
«L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale dall’origine del progetto – ricorda il sindaco Nicola Poliseno – è stato quello di dare la possibilità ai Cassanesi di prelevare acqua proveniente dall’acquedotto comunale, naturale o gasata, microfiltrata e rigenerata ad un costo pari a 5 centesimi al litro, offrendo in tal modo un’opportunità di risparmio economico ed al tempo stesso tutelando l’ambiente grazie alla riduzione delle bottiglie di plastica».
Le casette sono state installate e gestite dalla società IMSA s.r.l. di Garlate, vincitrice della procedura di selezione pubblica indetta dall’Amministrazione Comunale.
«I vantaggi più evidenti nel bere l’acqua del nostro acquedotto sono: l’acqua di rete è la più controllata, è sicura e per natura non è mai esposta alla luce e agli sbalzi di temperatura; evitare l’impiego del petrolio per la produzione di un numero enorme di bottiglie di plastica e degli imballaggi; l’acqua del rubinetto è a km zero, ci arriva in casa risparmiando all’ambiente le emissioni inquinanti del trasporto delle bottiglie a bordo di Tir che percorrono centinaia di chilometri; è economica».
Dal giorno in cui sono stati installati i due erogatori d’acqua fino ad oggi, i Cassanesi hanno usufruito complessivamente di 4.198.543 litri d’acqua. Con un conto teorico che ipotizza l’uso di bottiglie da 1,5 litri, il Comune calcola che si è così evitata la produzione di 2.799.029 bottiglie in plastica e l’emissione di 223.904 metri cubi di Co2.
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